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giovedì 29 maggio 2008

"Quell'affidamento fu illegittimo"

Il sindaco Tamburrano (Pdl) replica al suo predecessore Cofano (Udc) che lo aveva accusato sul caso "Ecologica" di incapacità di gestire la cosa pubblica. "Bisognava pulire la città e sistemare alcune famiglie"

MASSAFRA - "L'affidamento alla ditta Ecologica fu un atto illegittimo". Agli attacchi dell’ex sindaco di Massafra, il dottor Giuseppe Cofano, in rife­rimento al servizio di pulizia della città. L'attuale primo cit­tadino risponde alzando i toni e senza risparmiare affermazioni al veleno ricche di accuse pe­santi. Cofano aveva pilotato il dito contro l'Amministrazione, apostrofandola come 'incapa­ce' di gestire la cosa pubblica. Martino Tamburrano non di­gerisce le querelle e controbatte pesante. Tira fuori dal cassetto la 'pratica Ecologica', che pare, in partenza, non essere stata improntata con grande mae­stria: "Attorno a questa vicenda ci sono delle grossissime re­sponsabilità, anche di natura penale, che approfondirò insieme ai legali e che sono ri­ferite proprio al dottor Cofa­no".
Tamburrano ne è certo, e ac­cusa; "Nel periodo in cui il dottor Cofano era sindaco fu affidato illegittimamente un piano di impresa per la pulizia della città"'. Sotto c'era altro. Non si trattava solo di pulire la città ma anche di sistemare con un impiego alcune famiglie. Un atto nobile, se fatto alla perfezione, pericoloso se non pro­grammato. Oggi gli Lsu, con le loro famiglie, cercano di immane difficoltà la stabilizzazione. Ancora. Nonostante quel piano di impresa: "Fu un ten­tativo mal destro di sistemare gli Lsu – afferma il primo cittadino - perché non dava nessuna cer­tezza alla stabilizzazione di questa gente. Un fatto che tutti possono notare anche adesso. Inoltre non si poteva affidare alla ditta Ecologica un piano di impresa modificabile nel corso degli anni". Prevedeva la contribuzione regionale per i primi tre anni, mentre nei restanti due la Regione non avrebbe mollato un centesimo.
"Non si poteva continuare ad affiliare il servizio senza una ulteriore gara di appalto", spe­cifica Tamburrano. Attacca an­cora e avvisa a muso duro: "Ef­fettuerò una verifica sul com­portamento amministrativo e politico, e se ci sono responsabilità penali ed economiche del dottor Cofano sarò io per primo a denunciare tutto alla magistratura".
Le affermazione di Cofano non gli vanno giù, e non scende nemmeno quella che lui chiama 'fuga di notizie'. Nel suo intervento l'ex sindaco aveva an­nunciato la nomina di un com­missario ad acta per la gara di appalto. Un'anticipazione che ha sorpreso il primo cittadino: "È una notizia singolare quella della nomina del commissario ad acta solo per i tempi di espletamento della gara d'appalto. Non so come abbia fatto Co­fano a sapere di questa notizia, visto che solo questa mattina Paglialonga lo ha notificato al Comune. È vero che si tratta di un atto pubblico, ma credo che il primo a venirne a conoscenza debba essere il sindaco. C'è una fuga di notizie e di questa si­tuazione investirò il Prefetto".
Il momento critico che ha vissuto Massafra, le difficoltà do­vute ai molti ritardi nei con­fronti di altre città che hanno saputo muoversi meglio, una crescita economica stentata che ora prova a ripulire, tante si­tuazioni ancora da risolvere. Tamburrano vede le responsa­bilità, portando alcuni esempi: "In questa città si vive lo scem­pio dal punta di vista ambien­tale, da addebitare alle respon­sabilità di una gestione non oculata del dottor Cofano nei periodo in cui è stato sindaco. Sono tante le sue responsabi­lità, e la gente si è accorta che i marciapiedi non potevano ba­stare. Serviva una politica di sviluppo più ampia, che coin­volgesse tutti. Non è stata fatta una programmazione della si­curezza, e infatti per due volte siamo stati investiti dall'allu­vione, mentre oggi Massafra è più sicura e ha fogna bianca da monte a valle. Poi il fallimento del Piano Regolatore Generale, rimandato al Comune perché ritenuto strutturalmente inade­guato e non corrispondente a norme, sviluppo e alle richieste dei nostri cittadini. Anche quel­lo è un atto eseguito dal dottor Cofano. Per non parlare dei tanti finanziamenti persi che avrebbero potuto mettere in or­dine un paese in cui oggi i ritardi si notano tutti".
Il sindaco di Massafra sì dice pronto a preparare un dossier "su tutto quello che il dottor Cofano non ha fatto per questa città. Soltanto col suo apparire capocantiere ha catturato un consenso elettorale che credo in quel momento non meritasse", e chiede poi le dimissioni del consigliere dell'Udc: "Oggi è seduto in aula consiliare solo in virtù della candidatura a sin­daco. Se davvero è onesto in­tellettualmente come dice, al­lora dovrebbe dimettersi e la­sciare quel posto a chi può si­curamente dare un contributo migliore e di maggiore lealtà nei confronti della città". L’ultima frecciata è in direzione Provincia: "Del suo impegno non si è accorto nessuno. Non ha fatto una proposta per di­fendere questa città, per il Liceo Scientifico, per il ponte Cernera o per altro. Credo che ab­bia però percepito un buono stipendio".
Graziano Fonsino (Corriere del Giorno)

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