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domenica 22 giugno 2008

I sindaci all'Asl: nero su bianco il futuro degli ospedali

Quero e Montanaro: "Vogliamo leggere il Piano"

Venerdì mattina, nuova rappresentanza dei sindaci, che ha visto, seduti allo stesso tavolo il presidente della stessa, Martino Tamburrano, il sindaco di Mottola, Giovanni Quero, il primo cittadino di Ginosa, Luigi Montanaro e Raffaele Bagnardi quale sindaco di Grottaglie; assente, dunque, solo il sindaco di Manduria, Francesco Massaro, trattenuto da un impegno amministrativo. Una riunione essenziale, all’indomani dell’approvazione, da parte della Giunta regionale, del Piano della Salute, che, ai sindaci del versante occidentale risulta inaccettabile.
L’occasione è servita per firmare all’unanimità una richiesta ufficiale, con la quale la rappresentanza chiede al direttore generale dell’Asl TA/1, Domenico Colasanto di fornire, per iscritto, l’ipotesi di quello che sarà il nuovo assetto della rete ospedaliera ionica, quale diretta conseguenza del Piano della Salute, firmato Vendola. “Solo quando avremo conosciuto di concreto quello che sarà il reale futuro dei nostri ospedali e non quello che vorrebbero far crede e far passare per vero alcune parti politiche – rimarca il sindaco Quero - potremo esprimerci. Per fare le opportune valutazioni, bisogna partire dalle carte, dalle quasi duecento pagine del Piano della Salute e non da affermazioni velleitarie”. Del resto, solo la destinazione stabilita per il “SS. Annunziata” di Taranto (struttura ospedaliera di riferimento) è stata ampiamente condivisa dalla rappresentanza dei sindaci.
“Le strutture di Mottola e Massafra – spiega il sindaco di Mottola - sono destinate a scomparire e Castellaneta sarà ridotto ad ospedale di base”. L’Umberto I mottolese, nello specifico, vedrà ridurre i suoi posti letto a 70, ridimensionandosi - secondo il primi cittadino - a mero poliambulatorio. “Ma dove sono finiti – incalza Quero – gli sforzi compiuti, affinchè l’ospedale mottolese decollasse come centro di riabilitazione d’eccellenza? Si sono spesi miliardi di vecchie lire per una struttura, che ora rischia di essere chiusa, mentre, paradossalmente, si pensa alla costruzione di altri nosocomi. Si tratta di un vero furto perpetrato ai danni della comunità mottolese, che non può passare inosservato. Infatti, Mottola – annuncia Quero - nei prossimi giorni farà sentire forte la sua voce alla Regione Puglia, per evitare che quanto fatto sino ad oggi venga vanificato”.
“Noi – è l’opinione del sindaco di Ginosa, Luigi Montanaro – non diciamo no alle nuove strutture, purché la Regione non provveda a scippare specialità, reparti e realtà ospedaliere già esistenti, che andrebbero, invece, potenziate e non declassate, per poter rispondere in maniera qualificata alle richieste di buona sanità pubblica, che arrivano dai cittadini”.

Maria Florenzio (Corriere del Giorno)

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