Questo blog nasce da noi giovani del PDL Massafra, affinchè i nostri ideali ed i nostri valori possano essere condivisi da più gente possibile, per chi, come noi, vede nella politica uno stimolo di confronto e di crescita.

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giovedì 31 luglio 2008

Sanità - Pdl regionale: che vuol dire «presa in carico» dei clandestini?

BARI – «Siamo d’accordo sul fatto che questi cittadini ricevano tutta l’assistenza sanitaria possibile, ma non sul fatto che vengano “presi in carico” come “assistiti permanenti” dal servizio sanitario regionale, per un semplice motivo: se sono privi di permesso di soggiorno, non vi è alcuna certezza che restino sul territorio regionale e nazionale in maniera “permanente”». Lo sottolineano esponenti delle opposizioni nel consiglio regionale pugliese (Rocco Palese, capogruppo di Forza Italia, Sergio Silvestris di Alleanza Nazionale e Giammarco Surico del Gruppo misto). Gli esponenti del centrodestra ne parlano a proposito dell’emendamento al Piano pugliese della Salute che prevede la «presa in carico» da parte dei medici di medicina generale dei cittadini stranieri temporaneamente presenti in Puglia, anche senza regolare permesso di soggiorno. La discussione sul Piano in consiglio regionale si terrà in settembre. I consiglieri si chiedono in particolare che cosa significhi l'espressione «presa in carico usata nel testo legislativo all’esame del consiglio regionalè. «Quello che vogliamo evitare – concludono – è «rimborsare ai medici di medicina generale da oggi e per sempre i costi per l’assistenza a cittadini che sono presenti solo temporaneamente in Puglia o in Italia, esattamente come si è scoperto che per anni i medici di medicina generale in molte regioni, e anche in Puglia, sono stati rimborsati per l’assistenza di pazienti deceduti da tempo e che continuavano ad essere pagati come assistiti».

[La Gazzetta del Mezzogiorno]

In Puglia medico di base e cure sanitarie gratis per gli immigrati clandestini. Gabriella Carlucci (Pdl): è uno spreco di denaro pubblico

BARI – «Un fatto di una gravità inaudita. Il governatore rosso Nichi Vendola spreca denaro pubblico per regalare l’assistenza sanitaria gratuita agli immigrati clandestini»: così il vicepresidente della commissione infanzia della Camera dei Deputati, Gabriella Carlucci, commenta la norma del piano salute, oggi all’attenzione del Consiglio regionale pugliese, che prevede medico di base e cure sanitarie gratis per gli immigrati clandestini. «Sono comportamenti irresponsabili – ritiene Carlucci – che rischiano di legalizzare surrettiziamente la posizione degli extracomunitari entrati illegalmente nel nostro Paese. Invece di pensare alla dissestata sanità pugliese, Vendola sperpera i soldi degli italiani per aiutare i clandestini. Nessun problema se l’assistenza è assicurata ai regolari che pagano le tasse al pari dei contribuenti italiani. Inconcepibile che si cerchi di aiutare chi viola la legge italiana. Sono certa che i cittadini pugliesi vorranno far sentire forte la loro voce contro un provvedimento iniquo e dannoso».



[La Gazzetta del Mezzogiorno]



FONTANA: Militari in città, sinistra militofobica lontana dalla gente

“La militofobia e le ossessioni ideologiche di certa sinistra, che anche oggi ribadisce la propria contrarietà sull’impiego dei militari per il supporto alle forze dell’ordine, sono il segno di una distanza abissale dalla gente: gli italiani, infatti, conoscono il valore dei nostri soldati, noti in tutto il mondo per la loro professionalità e per il loro impegno a tutto campo, e sanno anche che avere qualche divisa in piu’ per le strade significa avere qualche delinquente di meno a spasso per le città.”Lo ha affermato Gregorio Fontana, del Coordinamento Nazionale di Forza Italia e membro della Commissione Difesa della Camera, che ha sottolineato: “Il no di oggi del PD, all’utilizzo dei soldati, ricorda quello espresso a sinistra ai tempi dell’operazione "Vespri siciliani", quando il governo inviò i militari in Sicilia dopo le stragi di Capaci e Via d’Amelio. Si parlò, allora, di "militarizzazione" del territorio e si pronosticarono scontri tra i militari e la popolazione. In tanti dovettero ricredersi. Ma la sinistra non impara dai propri errori”.

ALFANO: Dai beni confiscati alla mafia 1 miliardo di euro per la giustizia e la sicurezza

Dai beni confiscati alla mafia lo Stato pensa di trarre un miliardo di euro da assegnare ai comparti della giustizia e della sicurezza. Lo ha confermato il ministro della Giustizia Angelino Alfano, che a Milano ha incontrato i vertici delle istituzioni lombarde per discutere della creazione di una ’cittadella della giustizia’. "Abbiamo affidato agli uffici la soluzione dei problemi che abbiamo sul personale. Il costo dei dipendenti si incastra con le difficolta’ economiche del momento. In termini generali il comparto della sicurezza e della giustizia ha trovato una risposta efficace nella manovra economica che prevede anche un fondo per attingere le risorse provenienti dalla confisca dei beni acquisiti alla mafia e alle altre organizzazioni criminali. Noi quotiamo questo fondo ad una cifra di un miliardo di euro che sara’ distribuita ai comparti di sicurezza e giustizia. Da li’ troveremo i soldi".

I FATTI DEL BUONGOVERNO: Dalla Sanità assistenza più estesa

Entro il mese di ottobre sarà varato il nuovo decreto sui livelli essenziali di assistenza (Lea) erogati dal Servizio sanitario nazionale, al posto di quello varato dall’ex ministro Turco che è stato ritirato dal governo per mancanza di copertura. Lo ha annunciato il sottosegretario alla Salute Ferruccio Fazio, nel presentare le iniziative del governo in materia di sanità. Nel frattempo, ha chiarito Fazio, “è stato avviato un immediato confronto con le Regioni per recuperare alcune innovazioni urgenti: la vaccinazione anti-Hpv, diagnosi e terapie delle malattie rare, e protesi per i pazienti gravissimi, in particolare i computer comunicatori per i pazienti affetti da sclerolosi laterale amiotrofica, con corrispondente eliminazione di alcune prestazioni ormai obsolete o di scarsa utilità diagnostica-terapeutica, ad esempio l’ipertermia”.

Già oggi in programma un incontro con le regioni per discutere dei nuovi Lea, che faranno spazio anche “alle nuove prestazioni che l’evoluzione tecnico-scientifica sta rendendo disponibili, per l’erogazione in regime ambulatoriale di prestazioni fino ad oggi riservate all’ospedale, come la chirurgia della cataratta”. È stato inoltre annunciato che presto verrà ripristinato a Lampedusa un presidio sanitario per i primi controlli medici sugli immigrati sbarcati sull’isola. “Intendiamo creare un presidio sanitario a Lampedusa – ha spiegato Fazio - dove oggi non esiste alcuna struttura del genere. C’è semplicemente un capannone di lamiera sul molo, dove si fanno i primi controlli sanitari sugli immigrati appena sbarcati”.


mercoledì 30 luglio 2008

Patemisco, finita l'emergenza partono i lavori di dragaggio

L’intervento migliorerà il deflusso delle acque anche nel canale Maistro
MASSAFRA – Partiti ieri i lavori di dragaggio della foce del fiume Patemisco e del canale Maistro. Dopo il termine della vicenda legata all’inquinamento delle acque alla foce del fiume massafrese finalmente arriva una buona notizia, assieme a quella della revoca dell’ordinanza che vietava la balneazione in un’area compresa tra 500 metri a destra della foce e altrettanti a sinistra.


Ora si procede invece al dragaggio di due ambienti fluviali. Un intervento di cui si sta occupando, curandone il procedimento, l’ingegnere Pasquale Basile, che innanzitutto sottolinea la revoca del divieto: “Così come celermente avevamo ordinato la chiusura di quel tratto di spiaggia alla balneazione, altrettanto celermente, una volta ricevuto il parere dell’Arpa e del dipartimento della Asl, abbiamo provveduto a revocare quell’ordinanza”.

Poi passa ai lavori per lo sgombero del fiume e del canale, che servirà a migliorare il deflusso delle acque verso il mare aperto: “Per questo intervento – dice Basile – avevamo chiesto al Genio Civile e allo Stornara e Tara di effettuari quelli che erano interventi di loro competenza. Da loro non abbiamo avuto nessuna risposta. Così conoscendo le difficoltà economiche dell’Ente ma anche la natura del nostro territorio, abbiamo fatto sapere di essere disponibili ad intervenire con fondi comunali per quei piccoli interventi che avrebbero consentito di risolvere il problema dell’intasamento della foce del Patemisco e del canale in questione. Finalmente è arrivata l’autorizzazione”.

Adesso si procederà alla pulizia dei corsi d’acqua, sufficientemente alle risorse disponibili. In pratica non sarà sgomberato dall’erba tutto il corso d’acqua ma solo un tratto laterale, per consentire, appunto, un migliore deflusso dell’acqua. Procedura d’urgenza e gara effettuata con la massima celerità. Sono bastati cinque giorni per assegnare i lavori alla ditta vincitrice, si tratta della ‘Galante’, e immediatamente i lavori sono partiti. “Ci vorrà solo qualche giorno – assicura l’ingegnere Basile riferendosi alla foce del Patemisco –, mentre per il canale avremo bisogno di qualche giorno in più”.

Per la fine della settimana il dragaggio dovrebbe essere completato, per la gioia dei diportisti: “Siamo grati all’amministrazione per l’impegno dimostrato – afferma il presidente del comitato diportisti – non tanto per la questione del corridoio che potrà permetterci di accedere al mare, ma per la questione della pulizia. L’afflusso delle acque era complicato dall’intasamento del corso d’acqua. Con il dragaggio la speranza è quella di vedere una maggiore manutenzione, per fare in modo che questo tipo di problema non si ripeta, visto che le mareggiate potrebbero intasare di nuovo tutto”.

6mila euro circa di spesa e soddisfazione massima da parte dell’assessore alla Fascia Costiera Raffaele Gentile, che sottolinea l’efficacia e la puntualità con la quale l’Amministrazione ha risolto il problema ed evidenziando il lavoro svolto dal sindaco e dal consigliere Giovanni Magazzile,che ha coadiuvato il lavoro di primo cittadino e assessorato: “La sua collaborazione – afferma Gentile – è stata preziosissima. Ha dimostrato di essere davvero sensibile alla questione – e controbatte ad alcune polemiche –.

Ho poco gradito la polemica sterile e senza fondamento che alcuni personaggi hanno voluto mettere in atto su questa vicenda. Il confronto è sempre ben accetto sulle problematiche che riguardano il territorio, ma per il futuro gradirei azioni propositive che abbiano come obiettivo la risoluzione reale dei problemi e non accuse che si sono rivelate prive di ogni fondamento e valore”.

Chiude: “Ancora una volta l’Amministrazione ha dimostrato efficienza nella sua azione amministrativa. Per la fascia costiera esiste una programmazione che stiamo mettendo puntualmente in atto, ma che naturalmente passa attraverso procedimenti amministrativi fortemente burocratizzati e legati all’acquisizione di numerosi pareri e nulla osta, che molteplici enti, ogni qual volta si devono fare degli interventi per la fascia costiera, sono tenuti a dare. È questo il motivo, tal volta, di lungaggini burocratiche. Ancora una volta, però, abbiamo dimostrato di saper superare queste difficoltà. L’attenzione rimane alta”.


Graziano Fonsino [Corriere del Giorno]

Nominato il Direttivo del Circolo della Libertà

Il Circolo della Libertà è realtà, anche a Massafra.

E’ nato solo pochi giorni fa, ma già muove i primi passi, il Circolo della Libertà di Massafra, nuovo movimento sociale e politico massafrese. Nella sua prima seduta, tenutasi il 24 Luglio 2008, il Circolo ha nominato il proprio collegio direttivo nominando quindi non solo le cariche funzionali, ma anche quelle rappresentative di Presidente e Vicepresidente.

E’ quindi venuta a crearsi la struttura portante di questo movimento il cui intento è quello di realizzare un progetto democratico liberale di centrodestra capace di coinvolgere un consistente numero di giovani ragazzi e ragazze massafresi, nonché mettere in prima linea sulla scena politica tutte le donne ed i giovani desiderosi di spendersi per la propria città per dare vita ad un nuovo movimento che sarà la voce di tutti i cittadini.

All’unanimità dei presenti è stato eletto Presidente il giovane Nicola Portararo, nato a Massafra il 18/05/1987, diplomato presso il liceo scientifico statale ‘D. De Ruggieri’’ di Massafra nell’anno 2006. Frequenta il secondo anno nel corso di laurea in Scienze delle attività motorie e sportive, facoltà di Medicina e Chirurgia presso l’Università degli studi di Bari, avendo già fatto esperienza di studi di un anno presso l’Università Statale di Milano.

Si dimostra attento e partecipe ad iniziative che riguardano la valorizzazione e la salvaguardia del territorio Massafrese e del centro storico, partecipando da poco meno di 1 anno , come socio, all’associazione ‘’Terra di Puglia’’ di Massafra. Spetta a lui l’arduo compito di traghettare il circolo in questa prima cruciale fase di sviluppo.

Il collegio direttivo del Circolo della Libertà è così strutturato:
PRESIDENTE: Nicola Portararo;
VICEPRESIDENTI: Alessandro Gentile (studente universitario in giurisprudenza), Roberto Panarelli (consigliere comunale di Massafra negli anni 1999/2000 nelle file di Forza Italia e attualmente vicesegretario dello stesso partito cittadino);
ADDETTO STAMPA: Antonello Panetti (studente universitario in ingegneria);
TESORIERE: Piero Zimbardi (geometra);
SEGRETARIO: Cosimo Magazzile (studente universitario in ingegneria);
SEGRETERIA ORGANIZZATIVA: Antonio Placido (studente universitario in ingegneria), Luigi Serio (studente universitario in ingegneria), Angelo Ricci (studente universitario in ingegneria), Antonio Pelillo (operaio), Leonardo Caponio (operaio), Marco Panarelli (studente universitario in ingegneria).

Il “Circolo della Libertà” nelle prossime settimane proporrà momenti di confronto e di dibattito su temi d’attualità, nazionali e locali. Fra questi l’opportunità di costituire un grande partito “casa” che dia voce e rappresentanza al popolo del centrodestra.

E' l'inizio di un nuovo processo politico e sociale che deve necessariamente puntare sui giovani e le donne per acquisire creatività ed innovazione per riformare la politica e progettare il futuro.
Il “Circolo della Libertà” invita cittadini, amministratori, rappresentanti di associazioni, esponenti di categorie imprenditoriali, professionali e sociali ad aderire. Per informazioni contattare il num. 3407063027, o l’indirizzo e-mail circolomassafra@gmail.com o raggiungere la sede del Circolo della Liberta in Via Colonnello Scarano, 49 Massafra.

"Il ponte lo farò io"

Il sindaco Tamburrano replica all’assessore Carrieri sul caso Cernera: “La mancata ricostruzione è tutta colpa sua. Sarà pronto per il 2009 e sarà inaugurato da una nuova giunta provinciale”
MASSAFRA – «Se il Ponte di Cernera non è stato ancora ricostruito la colpa è soltanto della Provincia di Taranto». Replica, senza mezzi termini, il sindaco di Massafra, Martino Tamburrano, alle dichiarazioni rilasciate dall’assessore provinciale ai Lavori Pubblici, Costanzo Carrieri, sull’operato dell’ente Provincia relativamente alla questione “ponte di Cernera”. «Si continua a fare politica sulla ricostruzione del ponte di Cernera – sottolinea il primo cittadino -.


Che poi parli di nuovo l’assessore Carrieri, che è il massimo responsabile dell’inattuazione del vero programma che avrebbe consentito l’edificazione del ponte di Cernera, è veramente il colmo, sia in qualità di assessore provinciale ai Lavori Pubblici e sia perché facente parte di una Giunta provinciale, con a capo Florido, che ha fallito il mandato ricevuto dagli elettori nel 2004, per tante motivazioni».


Tamburrano parla di «inefficienza dell’azione politico amministrativa della Provincia » e fa riferimento alla mancata risoluzione delle questioni ponte di Cernera e Liceo Scientifico di Massafra, alla soppressione della sezione decentrata dell’Istituto Musicale Paisiello, e alla manutenzione delle strade e delle scuole del territorio. «Se fossero leali almeno con loro stessi – dichiara il sindaco della “Città delle Gravine” - si sarebbero dovuti dimettere già da qualche anno. Continuano, però, ancora a mestare nel torbido e a parlare».


E ancora, soffermandosi sull’acquisizione del finanziamento per la ricostruzione dell’opera, precisa: «L’interlocuzione importante per fare erogare quei finanziamenti non è stata rappresentata dall’impegno di Carrieri o della Provincia ma dall’impegno che il sottoscritto profuse in quel momento particolare che viveva il nostro territorio, perché arrivassero quei finanziamenti per il ponte di Cernera e il ponte lungo la S.P. 103 “Innesto Palagiano-Lenne” ». Di qui, la ricostruzione delle ultime vicende, a partire dal momento in cui il Comune è divenuto soggetto attuatore, con decreto datato 25 marzo 2008. «Ho ricevuto la modifica del decreto che mi consente di diventare soggetto attuatore a fine marzo 2008, ponendomi determinate condizioni e sottraendomi oltre 1 milione di euro.


Esattamente, a distanza di un mese dalla data del decreto, il Consiglio comunale di Massafra, all’unanimità, ha approvato il programma contenuto in quel decreto, per arrivare alla costruzione del ponte. Nel frattempo, sono state consegnate al Comune tutte le carte, dopo varie sollecitazioni alla Provincia, e solo il 12 giugno 2008 è stato notificato al sottoscritto il decreto di anticipazione di 150 mila euro che prevedeva le prime spese, compreso il bando per la progettazione ».


Riguardo al bando per l’affidamento del progetto, di cui Carrieri ha lamentato l’inesistenza, Tamburrano assicura che è stato approvato e che è in fase di pubblicazione. «Questa è la verità – incalza - quelle di Carrieri sono farneticazioni a sua discolpa che non reggono più. L’ufficio tecnico non sta perdendo un’ora del proprio tempo ed è impegnato nell’approvazione degli atti che consentiranno di avviare finalmente la fase che permetterà, a mio avviso, alla fine del prossimo anno la costruzione del ponte».


Massimo impegno, dunque, da parte del primo cittadino perchè i cernerini possano riavere, al più presto, il loro ponte. «Cercheremo di ricostruirlo entro il 2009 – ribadisce Tamburrano -. Carrieri deve fare l’uccello del malaugurio al suo ente. Attuerò tutto quello che la legge mi consentirà di attuare per accelerare le procedure che ne permetteranno la costruzione. Sto rispettando le leggi e sto cercando di recuperare il tempo perso da loro. Mi dedicherò in prima persona alla questione, perché questa importante opera non venga trattata come una pratica d’ufficio magari da lasciare sulla scrivania » . «Al momento della realizzazione del ponte – conclude - la soddisfazione, in qualità di politico, per me, sarà doppia, in quanto mi auguro che quell’importante opera sarà inaugurata con una nuova Giunta provinciale e con un nuovo assessore ai Lavori Pubblici » .


Francesca Piccolo [Corriere del Giorno]

Adriana Poli Bortone (coordinatore di An in Puglia) a Vendola: sul federalismo potremmo collaborare

BARI – «Se Vendola è d’accordo potremmo discuterne insieme, addirittura collaborare. Le sorti della Puglia sono in primo luogo dei pugliesi. E, ad oggi, nessuno pare abbia inteso ascoltarli».


Lo afferma il coordinatore di An in Puglia, Adriana Poli Bortone, senatore Pdl, a proposito del federalismo. «Qualche giorno fa – aggiunge riferendosi a Vendola – l'ho ascoltato (sinceramente con piacere) in un intervento teoricamente ineccepibile sul federalismo, perfettamente il linea con quel federalismo attivo che da mesi sto portando avanti con Cantiere Puglia. Poi mi sono chiesta perchè il governo regionale in questi anni non abbia pensato a presentare ed approvare una legge di attuazione dell’art. n.117 della Costituzione, così come invece hanno fatto per tempo Lombardia e Veneto».
Poli Bortone critica poi l’attività di Vendola come presidente della Regione: «Come chiunque eletto con il consenso popolare, ha il dovere di portare a termine la legislatura – puntualizza Poli Bortone – ma il dovere innanzitutto di provare a dare un governo alla Puglia e che nel bene o nel male si assuma la responsabilità delle scelte. Troppi ritardi, troppe indecisioni, troppi scollamenti politici hanno caratterizzato i quasi quattro anni di governo Vendola che pure qualcuno in buona fede pensava potesse rappresentare una forte discontinuità con il passato. In effetti discontinuità c'è stata, ma in termini di palese inefficacia, appesantimento burocratico, poche scelte e comunque decisamente ideologiche (come quelle in materia ambientale)».
«Se Vendola – conclude – vorrà provare a lasciare traccia di sè in qualche modo, dovrà dimostrare la sua capacità di riprendere il ruolo di leader dell’attuale coalizione, incalzando gli assessori ad agire e dimostrando (sia pur tardivamente) di voler attuare il metodo della concertazione sul territorio, passando soprattutto dalla teoria alla pratica».


[La Gazzetta del Mezzogiorno]

E i distretti agro-alimentari?

AGRICOLTURA / Lospinuso (An) interroga Vendola, Frisullo e Russo
Il consigliere regionale e presidente provinciale di AN Pietro Lospinuso chiede lumi alla Regione sul destino dei distretti agro-alimentari.

Lo fa in una interrogazione urgente rivolta al presidente della Regione Vendola ed agli assessori allo Sviluppo Economico ed alle Politiche Agricole “per conoscere gli sviluppi relativi alla estensione dei benefici riconosciuti ai Distretti Produttivi, ai sensi della LR.23/2007, al Settore dell’Agricoltura, in considerazione del fatto che allo stato risulterebbe riconosciuto dalla Regione un solo Distretto Agroindustriale (D.A.R.E.) che comunque ha poche affinità con il settore agricolo, mentre non risulta abbiano riscosso esito positivo le proposte di riconoscimento formulate dalle organizzazioni agricole come della Provincia di Taranto per le zone occidentale (“Colline jonico-tarantine”) ed orientale (Distretto PIT 8), oltre che quelli relativi alla Valle d’Itria, ad indirizzo turistico ed agro-alimentare, ed alla mitilicoltura ”.

Lospinuso rileva con preoccupazione, in materia, “l’evidente conflitto tra Assessorati allo Sviluppo Economico ed alle Politiche Agricole, che sembrano sull’argomento muoversi all’insaputa l’uno dell’altro tant’è che il secondo ha predisposto un proprio ddl per l’istituzione di distretti rurali ed agro-alimentari di qualità ai sensi della L.228/2001” e denuncia “il conseguente rischio che tale conflitto si scarichi sull’agricoltura jonica, che potrebbe di fatto non beneficiare di alcun finanziamento anche con riferimento ai fondi FAS, nonostante il forte e qualificato impegno delle sue organizzazioni”.
[Corriere del Giorno]

martedì 29 luglio 2008

I FATTI DEL BUONGOVERNO: L'emergenza clandestini

Hanno scoperto l’acqua calda. Il governo si rimbocca le maniche e cerca di mettere mano a un problema irrisolto estendendo a tutta Italia, com’è ovvio, l’emergenza clandestini. E loro reagiscono come sempre, con lo “sdegno” delle coscienze turbate, nel solito ipocrita attacco da buonisti italiani in servizio permanente effettivo. E, come detto, scoprendo l’acqua calda di una ordinanza che non va bene quando la fanno gli altri, ma da loro stessi rilanciata all’inizio dell’anno con il morituro governo Prodi.

Partiamo dalla decisione del governo. Non ci sono dubbi che abbia un valore simbolico, diciamo pure politico, sul fronte della dissuasione. Un messaggio chiaro, l’ennesimo: cari signori, qui è cambiata l’aria, chi entra di nascosto, chi non è in regola, avrà vita dura. Ma anche un messaggio concreto, ovviamente, un annuncio del fare, ma che già in sé può produrre effetti immediati. Lo si è visto con gli “annunci” del ministro Brunetta che hanno già miracolosamente ridotto le malattie tra gli impiegati statali, prima così cagionevoli di salute.

Detto questo, lo strumento usato, com’è noto, circola da anni nelle stanze dei governi italiani. Un’ordinanza nata infatti nel 2002 con il presidente Berlusconi, ed ereditata senza colpo ferire da Prodi, visto che si tratta di attivare più attenti meccanismi di controllo e più generosi strumenti di accoglienza, e non di sparare a palle incatenate sui barconi della speranza. Il centrosinistra, al massimo, si è concesso un piccolo sconto ipocrita a inizio anno, riducendo l’emergenza alle tre regioni di frontiera del Sud, le più esposte agli sbarchi.

Peccato che sia scientificamente dimostrato che nonostante siano migliaia i disgraziati che si avventurano in mare dalle coste libiche, sono molti di più, la stragrande maggioranza, i clandestini che arrivano da altre frontiere, in modo ben diverso e meno traumatico: in aereo, in treno o in bus con regolari visti turistici. Poi, il visto scade, e loro restano. Al buio. È evidente quindi che il fronte non è tanto e solo quello meridionale, e che la clandestinità è per definizione un problema nazionale.

Certo, si potrà discutere all’infinito se di emergenza si tratti. Se è vero com’è vero che l’Unione europea ci attribuisce circa 600 mila clandestini, più di Francia e Spagna, ad esempio, la popolazione senza nome di una grande città, è evidente però che qualcosa bisogna fare. Ed è altrettanto certo che tutti dicono che qualcosa va fatto, ma c’è sempre qualcuno, la sinistra, a cui poi non va bene quello che si fa. Così dai soliti noti tornano fuori le solite accuse di fascismo, di razzismo, le inquietudini democratiche e via discorrendo. Nel frattempo il problema cresce e la clandestinità continua quasi sempre a fare rima con criminalità. Forse si può discutere se si tratta di una emergenza piena. Ma di certo le assomiglia molto. E il governo, ancora una volta, ha deciso di affrontarla sul serio.

Giovane operaio si uccide in casa

MASSAFRA - Si era tolto la vita martedì scorso e nessuno si era accorto di nulla. Un operaio dell’Ilva di ventotto anni, Andrea Grippa, si é impiccato nel suo appartamento di via Gorizia il 20 luglio scorso e solo ieri, a tarda ora, il corpo senza vita é stato scoperto dai familiari e dal suo amico fidato. Il giovane che viveva da solo ha lasciato un bigliettino sul quale ha scritto : “qui mi verrà a trovare solo il mio amico”. E ‘ mistero fitto sui motivi che hanno spinto Andrea a farla finita. La sera prima aveva parlato con uno dei suoi tre fratelli, (ha anche una sorella che fa l’infermiera mentre il padre é dipendente comunale in pensione) ma non era apparso per nulla preoccupato. Tranquillo come sempre non aveva dato alcun segnale al fratello. Purtroppo dopo poche ore il giovane é andato a casa e nel suo nuovo appartamento, acquistato con tanti sacrifici, ha deciso di compiere il gesto estremo. Si é impiccato con un filo utilizzato per stendere i panni dopo averlo legato a un chiodo che ha conficcato nella parete del corridoio. Nei giorni scorsi i familiari si sono allarmati poiché non lo vedevano in giro. Hanno suonato al campanello di casa, hanno fatto chiamate a ripetizione al suo cellulare poi hanno telefonato anche all’Ilva per sapere notizie ma dal suo reparto hanno risposto che non andava a lavorare da qualche giorno. A quel punto si sono allarmati ed hanno cominciato a pensare al peggio. Hanno chiesto al suo amico di utilizzare le chiave che Andrea gli aveva affidato. La famiglia e l’amico sono andati a casa e dopo aver aperto la porta d’ingresso hanno capito che in quell’appartamento si era verificato un fatto terribile. Andrea si era suicidato da qualche giorno. I familiari hanno fatto la macabra scoperta riconoscendolo dalle scarpe. Hanno subito chiamato i carabinieri della locale Compagnia e i sanitari del 118. Una storia inquietante come tutte quelle che vedono come protagonisti giovani che scelgono di farla finita facendo cadere nel baratro la famiglia. Nelle prossime ore sarà eseguita l’autopsia che dovrà stabilire l’ora del decesso.

Giovanni Nicolardi [Taranto Sera]

I FATTI DEL BUONGOVERNO: I provvedimenti per le Forze Armate

Il decreto legge 112 che aveva suscitato sconcerto e amarezza in molti appartenenti alle Forze Armate e alle Forze di Polizia, grazie all’intervento di molti parlamentari del PdL ha portato all’introduzione nel decreto di significative modifiche che hanno escluso le donne e gli uomini in divisa da gran parte dei provvedimenti varati per il contenimento della finanza pubblica. Sono state inoltre individuate ulteriori risorse economiche sia dai ministeri degli Interni e della Giustizia, sia dal ministero della Difesa, da destinare alle forze dell’ordine.
Tagli cancellati

Ecco alcuni esempi: per quanto riguarda i trattamenti economici aggiuntivi per un’infermità dovuta a causa di servizio, mentre per tutto il pubblico impiego la nuova normativa dispone che sia percepito solo l’"equo indennizzo" e non gli altri trattamenti economici aggiuntivi, il maxiemendamento esclude dai tagli il personale del comparto Sicurezza e Difesa. Il maxiemendamento stabilisce poi che la nuova normativa sulla malattia del pubblico dipendente non si applichi al personale del comparto Sicurezza e Difesa per le malattie dovute a lesioni riportate in attività operative e addestrative.
Assetti organizzativi

La nuova normativa sulla riduzione degli uffici dirigenziali non si applica alle strutture del comparto Sicurezza, delle Forze Armate e del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, fermi restando gli obiettivi di riduzione si spesa da conseguire da parte di ciascuna Amministrazione.Altra novità fondamentale, rispetto al decreto 112, riguarda le nuove limitazioni di spesa per l’assunzione di personale. Per il reclutamento, infatti, le amministrazioni della Polizia (Polizia di Stato, Polizia penitenziaria, Corpo forestale, Carabinieri, Guardia di Finanza) e dei Vigili del fuoco sono autorizzate ad effettuare assunzioni entro un limite di cento milioni di euro annui dal 2009.
La specificità per Sicurezza e Difesa

Viene riconosciuta la specificità del comparto Sicurezza e Difesa. Premesso che il maxiemendamento sancisce di fatto la cosiddetta "specificità", una norma ad hoc potrà e dovrà essere inserita nel disegno di legge collegato alla manovra. Inoltre, considerato che nel disegno di legge per la Finanziaria 2009 dovranno essere stanziate le risorse per i rinnovi contrattuali del biennio 2008-2009, l’impegno dei deputati del Pdl è quello di prevedere risorse aggiuntive proprio per il comparto Sicurezza e Difesa. Le modifiche apportate segnano un passo avanti verso le sacrosante richieste delle organizzazioni sindacali e dei Cocer.

lunedì 28 luglio 2008

Statali, crollano i giorni di malattia, a giugno 18% di assenze in meno

Effetto Brunetta su ministeri e regioni, con tagli fino al 50%, e da settembre ci sarà un monitoraggio mensile

ROMA - Basta chiacchiere. Ora si fa sul serio. È stato sufficiente che il ministro della Funzione pubblica Renato Brunetta, lanciasse questo avvertimento a far guarire da malattie troppo frequenti una parte dei dipendenti pubblici. Come bravi scolaretti sono tornati dietro la scrivania e ben prima che il decreto legge contro i fannulloni entrasse in vigore, il 25 giugno 2008. Lo dimostra un'indagine pilota che ora è sul tavolo del ministro. Tra maggio e giugno, mentre Brunetta lanciava dichiarazioni di fuoco alla stampa, annunciando controlli e penali, gli statali si sono convinti che la pacchia era finita. L'effetto annuncio è stato dirompente e i giorni di assenza si sono assottigliati: a maggio del 9 per cento rispetto all'anno prima, a giugno del 18.

E forse è la prima volta perché tra il 2004 e il 2006 le giornate di malattia hanno dimostrato sempre una sostanziale stabilità, con una media di circa 16 giorni l'anno.

Il quadro d'indagine non è però completo: sono state passate al setaccio 27 amministrazioni tra ministeri, enti pubblici, Comuni (pochi) e Regioni. Ma è significativo: nel 74 per cento dei casi, il numero delle assenze per malattia è calato rispetto a maggio-giugno 2007. In 7 amministrazioni la flessione è andata oltre 15 per cento, in altre 7 ha superato il dieci.

Stupefacente il dato sull'Aran, l'agenzia che si occupa dei contratti del pubblico impiego, che a giugno ha visto una discesa dei certificati presentati di oltre il 50 per cento. Fortissimo anche il calo per l'Inps, dove a giugno c'è stato un crollo del 30 per cento.

Nel giugno 2007 gli statali presi in esame facevano in media quasi un giorno di malattia (0,92), adesso 0,75. Se questo trend rimanesse stabile per tutto l'anno, si passerebbe da 11 a 9 giorni di assenze, un livello tuttavia sicuramente inferiore a quello reale dell'anno, che comprende i mesi invernali quando ci si ammala di più.

Ovviamente, queste medie nascondono situazioni di partenza molto differenti tra le diverse amministrazioni. I dipendenti dell'Istituto di previdenza, per esempio, non erano tra i grandi malati: partivano nel 2007 da una media di 4,8 giorni pro-capite. Giorni che all'Aran invece raddoppiano (10). Ma ci sono ministeri o dipartimenti in cui la media era ancora più alta: lo Sviluppo economico (11), la Ragioneria (16), l'Agenzia delle entrate (quasi 12), il dipartimento delle Finanze (18), il ministero del Lavoro (15) e quello delle Infrastrutture (18), fino ad arrivare ai 23 giorni dei dipendenti del ministero dell'Università e ricerca.

La cura Brunetta sembra aver cambiato in parte le cose. A giugno al ministero dell'Istruzione c'è stato un calo delle assenze del 27,2 per cento, del 30 agli Affari esteri, del 25 all'Agenzia delle entrate, come alla Giustizia. C'è solo un ministero dove l'effetto annuncio è passato inosservato, quello dello Sviluppo economico che, unico nel panorama, ha esibito a giugno un più 10,9 per cento.

Tra i Comuni studiati la maglia nera va a quello di Cosenza, dove i dipendenti si sono ammalati nel 2007 per 56,4 giorni l'anno. Le assenze però si stanno ridimensionando, ma senza grandi tagli (-14 per cento a giugno). Più sensibili a Napoli, che ha segnato un -21,3 per cento. I più virtuosi sono invece i dipendenti del municipio di Pordenone che sono rimasti a casa con la febbre poco più di tre giorni l'anno.

I più cagionevoli tra i dipendenti delle Regioni che hanno fornito i dati sono quelli dell'Emilia Romagna, della Toscana e della Lombardia. Tra maggio e giugno però i tassi di guarigione sono stati elevati. La speranza è che i fascicoli dormienti sulle scrivanie si siano assottigliati: il taglio delle assenze ha riportato al lavoro 13.700 persone.

di Barbara Ardù [la Repubblica]

sabato 26 luglio 2008

Patemisco, via l'ordinanza il bagno ora si può fare

Dopo lo stop dell’8 luglio, giovedì è arrivata la revoca

MASSAFRA – Giovedì mattina, il sindaco Martino Tamburrano ha revocato l’ordinanza del divieto di balneazione presso la foce del fiume Patemisco. Lo scorso 8 luglio, lo ricordiamo, il primo cittadino di Massafra ricorse al provvedimento, in seguito alle comunicazioni del Dipartimento di Prevenzione che segnalava l’inquinamento delle acque di mare adiacenti la foce del fiume Patemisco. In seguito agli esami batteriologici effettuati dall’Arpa di Taranto, l’ultimo lunedì scorso, in riferimento ai dati analitici riscontrati, lo stesso Dipartimento ha affermato che le acque in questione possono essere nuovamente adibite a balneazione.

Tamburrano ha sottolineato la grande attenzione riservata alla vicenda, volta alla tutela ed alla salvaguardia della salute pubblica, evidenziando, inoltre, come abbia incalzato l’Aqp per il corretto funzionamento del depuratore e l’Arpa per il monitoraggio costante della qualità delle acque. «L’ordinanza di divieto di balneazione – ha messo in luce – denota come sia continuo il controllo e la salvaguardia dell’ambiente e l’importante tutela del cittadino». «La revoca dell’ordinanza – ha continuato il sindaco – non completa gli interventi messi in atto per migliorare, o meglio, per restituire alla sua funzione naturale il fiume Patemisco. Infatti è stata aggiudicata la gara di dragaggio dello stesso Patemisco. In tal modo sarà assicurato il deflusso delle acque, la foce sarà liberata da quel tappo naturale che si era venuto a creare negli ultimi tempi e, non ultimo beneficio, sarà consentito ai diportisti un comodo accesso al mare». Tamburrano ha ringraziato la struttura del Settore ecologia, retta dall’ing. Pasquale Basile, gli assessori e i consiglieri comunali che, in vario modo, si sono attivati per la risoluzione della vicenda e per il miglioramento dello stato dei luoghi.

Dall’assessore all’Ecologia, Fernando Pelillo, che ha seguito per competenza la questione, è arrivata la richiesta, rivolta all’ing. Basile, di vigilare costantemente sia sul funzionamento del depuratore comunale, sia sugli scarichi alla foce del fiume Patemisco, facendo ricorso, di volta in volta, anche alle autorità preposte alla vigilanza e controllo. Rimanendo in tema di “Ecologia e Ambiente”, dal Comune hanno reso noto che è al via la seconda fase di interventi di disinfestazione, derattizzazione e disinfezione che interesseranno, oltre al centro abitato, anche le periferie, le gravine e le località balneari.

Francesca Piccolo [Corriere del Giorno]

CICCHITTO-VERDINI: Accuse comiche sui nostri legami con la Sanità in Abruzzo

"Ormai e’ diventato uno sport nazionale: ogni giorno qualcuno da’ alla stampa un memoriale. Questa mattina abbiamo appreso che un ’gruppo forzista che faceva capo a Fabrizio Cicchitto’, anche grazie al concorso di Denis Verdini, avrebbe fissato come ’cassaforte la sanita’ dell’Abruzzo"’. Lo ha affermato in una nota il Coordinatore nazionale di Forza Italia, Denis Verdini, e il presidente dei deputati del Pdl Fabrizio Cicchitto commentando le rivelazioni pubblicate oggi dal ’Riformista’.

"Si tratta di affermazioni comiche. Con il sistema sanitario abruzzese e con le sue cartolarizzazioni esiste lo stesso rapporto che abbiamo con la Nasa: nessuno. Seguiranno, dunque, querele penali e anche azioni civili attraverso le quali auspichiamo di acquisire per vie legali, come risarcimento, parte di quel denaro che si afferma ci sia stato dato, sfidando anche il piu’ labile senso di realta’.

Con il tempo emergera’ anche chi ha ispirato questa risibile campagna di denigrazione e le piccole ambizioni, insieme a finalita’ estortive, che l’hanno suscitata. Oltre cio’ se proprio si volesse individuare una cifra politica dell’operazione, essa va individuata nel tentativo di mettere su piazza il nome di alti dirigenti di Forza Italia e del centrodestra, nel tentativo di bilanciare quello che si e’ rovesciato nei confronti di esponenti del centrosinistra nazionale in Abruzzo. Operazione di breve respiro e destinata a durare lo spazio di un mattino".

CAPEZZONE: Il governo taglia la spesa pubblica inefficiente

"Quanta ipocrisia da parte del partito Democratico. Il governo sta realizzando (giustamente, perche’ questo e’ parte essenziale del processo riformatore in atto) alcuni tagli, cercando il piu’ possibile di colpire sacche di spesa pubblica inefficiente. Ma questi tagli sono comunque inferiori ai tagli che erano previsti nel programma del Pd (circa 15 miliardi l’anno). E allora perche’ il Pd, adesso, protesta? L’impressione e’ che al Loft non abbiano compreso che la gente ha buona memoria, e non si fara’ ingannare dai soliti giochetti propagandistici della vecchia politica". Lo ha affermato il portavoce di Forza Italia, Daniele Capezzone.

venerdì 25 luglio 2008

Patemisco, continuano i controlli dell’Arpa – Il sindaco: “I turisti stiano tranquilli”

Resta il divieto di balneazione nella zona del fiume. A breve i lavori di dragaggio

MASSAFRA – Sarebbe stato un malfunzionamento del depuratore a permettere lo sversamento di sostanze inquinanti nelle acque marine alla foce del fiume Patemisco, o almeno questo parrebbe a primo acchito, in attesa di saperne di più dopo i rilievi effettuati dall’Arpa. Un’ordinanza sanitaria, intanto, dopo comunicazione dell’Arpa al dottor Luigi Mastromarino, Ufficiale Sanitario del Comune di Massafra, e dopo la conseguente comunicazione di quest’ultimo al sindaco di Massafra, che nelle sue funzioni ha anche quella del controllo sanitario della città, vieta la balneazione nelle vicinanze della foce del Patemisco già dallo scorso 8 luglio, giorno in cui sulle spiagge contigue sono apparsi i cartelli che riportavano il ‘Divieto di Balneazione’. “


"La spiaggia è stata chiusa, a partire dal fiume Patemisco, per 500 metri verso Verde Mare e per 500 metri verso Chiatona, anche se l’ordinanza parlava di una distanza minore, 300 metri. Serviva mettere in sicurezza i cittadini e lo abbiamo fatto”. Quotidianamente l’Arpa continua ad effettuare rilievi, per capire cosa sia successo e soprattutto per monitorare le acque dell’area interessata e controllare che i valori si normalizzino. Già ieri i valori avevano quasi raggiunto livelli normali nel lato Verde Mare. Un dato, però, dovuto alla corrente marina del Golfo: “In quella parte – dicono dagli uffici - la corrente del Golfo è circolare, e questo fa si che le acque inquinate di allontanino dalla zona interessata, andando verso Chiatona. Per questo motivo i valori tornano normali molto più velocemente rispetto all’altro lato”.


Ci vorrà in pratica ancora un po’ di tempo perché la situazione ritorni di nuovo normale. Intanto dal Comune tengono a specificare che il divieto riguarda solo la quella zona, e non l’intera Chiatona, come qualcuno aveva erroneamente pensato. Perché il divieto decada ci sarà bisogno di una relazione dell’Arpa che tranquillizzi tutti e che dia il via libera per riaprire alla balneazione.


Intanto l’Assessore Fernando Pelillo sottolinea: “Siamo in attesa di ricevere l’ok dall’autorità d’Ambito per pulire la foce del Patemisco. Il progetto c’è, i soldi a disposizione anche (si tratta di 5mila euro) ma stiamo ancora aspettando arrivi l’ok. È incredibile che con la situazione scatenatasi in questi giorni l’autorità d’Ambito non acceleri l’iter per consentirci di pulire”.


Intanto il primo cittadino, Martino Tamburrano, respinge le accuse e gli attacchi di alcuni esponenti politici di opposizione: “Stiamo lavorando per stabilizzare il deflusso delle acque e per far stare tranquilli i turisti. C’è chi parla senza sapere. Io sono abbastanza tranquillo e sto lavorando di concerto con l’Arpa, per verificare lo stato delle acque di balneazione. Abbiamo interessato gli enti preposti per verificare il corretto funzionamento del depuratore. Strumentalizzare politicamente questa situazione non è corretto. Il problema è che visto il buon funzionamento dell’Amministrazione non hanno argomenti e si aggrappano a queste cose, anche quando è una responsabilità che non mi appartiene. Ora resta da capire se tutto deriva dal mancato funzionamento del depuratore o da altre fonti inquinanti”.


Poi chiude chiarendo: “Qualcuno parla dell’autorizzazione da Bari per bonificare le acque del Patemisco. Non è così. L’autorizzazione che aspettiamo dall’Autorità di Bacino servirà per dragare una parte del fiume e consentire il deflusso delle acque”. Un canale di circa due metri che permetterà di sgomberare il canale maestro e la foce del fiume Patemisco dal ‘tappo’ formato dalla crescente vegetazione, oggi rigogliosa a causa della mancata manutenzione da parte del consorzio Stornara e Tara, ormai commissariato da tempo memorabile. Questo consentirà di risolvere il problema della zona denominata ‘Acque Basse di Massafra’, il cosiddetto ‘pantano’, inondato ogni volta che le acque, impossibilitate a defluire verso mare, si riversano nel fiume Tara che, ingrossato, straripa nei terreni vicini. Un canale, quello che deriverà dal futuro dragaggio, che potrà essere utilizzato anche dai diportisti per accedere a mare.

Graziano Fonsino [Corriere del Giorno]

giovedì 24 luglio 2008

«Il fiume ora è sicuro»

MASSAFRA - Si tornerà a fare il bagno a Marina di Ferrara. Da oggi il fiume Patemisco che sfocia da quelle parti è sicuro. Lunedì scorso l’Arpa Taranto ha eseguito un altro campionamento delle acque alla foce.

“Si tratta del secondo consecutivo che abbiamo effettuato nelle ultime due settimane - ci riferisce il responsabile Gioacchino Di Natale - e che, come il primo, ha avuto esito positivo, vuol dire che non c’è pericolo. I valori sono tornati alla normalità e quindi si potrà abolire il divieto di balneazione”. La limitazione per il chilometro che circonda la foce del fiume era stato imposta l’8 luglio scorso.


A sorpresa per le centinaia di bagnanti della zona che amareggiati avevano dovuto fare dietro front e scegliere un altro lido. Ma da domani tutto torna alla normalità. Dall’Arpa partirà oggi la comunicazione al sindaco che potrà quindi cancellare l’ordinanza di divieto.


Maria De Bartolomeo [Taranto Sera]


DECRETO SICUREZZA: Tutte le novità

Militari nelle metropoli, e poi la ‘stretta’ contro i clandestini che, se delinquono, avranno pene aggravate. Ma non solo: ergastolo a chi uccide un poliziotto e niente ‘sconti’ a violentatori, pirati della strada ubriachi, trafficanti di droga. E in più, misure dure di lotta alla mafia. E poi, soprattutto, sparisce la ‘blocca-processi’, introdotta in prima lettura a Palazzo Madama, sostituita dal governo con la facoltà di rinvio affidata alla discrezionalità dei magistrati. Ecco, nel dettaglio, i contenuti del decreto sicurezza approvato in via definitiva dal Senato senza modifiche rispetto al testo della Camera.


Priorità a processi per reati gravi -rinvio per quelli sotto indulto per reati fino a 2 maggio 2006. Niente più automatica sospensione, ma la semplice facoltà affidata ai magistrati di rinviare (fino a un massimo di 18 mesi) i processi per reati commessi fino al 2 maggio 2006 per i quali ricorrono le condizioni per l’indulto. Così si garantisce una ‘corsia preferenziale’ ai procedimenti per i reati più gravi. In pratica, avranno ’priorità assoluta’ terrorismo e mafia, morti bianche e pirateria stradale, tutti quei processi per delitti puniti con almeno quattro anni di carcere e quelli a carico di detenuti o recidivi. Nei reati indultati si allarga il patteggiamento oltre i termini previsti dal codice. Saranno i capi degli uffici giudiziari, in base alle priorità indicate dalla legge, a stilare un elenco proprio sul quale riferire al Consiglio superiore della magistratura e che passerà al vaglio del ministro della Giustizia.


Esercito nelle grandi città. Per un massimo di 6 mesi (rinnovabili una tantum) 3 mila militari potranno essere usati nelle grandi città nella vigilanza di obiettivi sensibili e nel pattugliamento (insieme alla polizia)Certezza della pena. Niente sospensione del carcere per chi commette atti osceni, violenza sessuale, furto e spaccio e per tutti i delitti aggravati dalla clandestinità. A favore dell’incensurato non scatteranno più in maniera automatica le attenuanti generiche (il giudice valuterà caso per caso). Chi uccide un agente in servizio sarà condannato all’ergastolo.


Processi più rapidi. Per accelerare i processi, il pm avrà l’obbligo (non più la facoltà) di richiedere il rito direttissimo o il giudizio immediato per i reati per i quali sono previsti i riti speciali. In pratica, il rito direttissimo diverrà la regola in relazione a tutte le indagini che non richiedono attività ulteriori. In appello è fatto divieto di patteggiamento. Aggravante clandestinità. Se chi delinque è un clandestino le pene sono aumentate di un terzo. La nuova aggravante di clandestinità vale per gli extracomunitari ma anche per i cittadini europei entrati irregolarmente.


Giro di vite sulle espulsioni. Ampliati i casi di espulsione su ordine del giudice, mentre i ‘comunitari’ potranno essere allontanati se senza reddito o trovati a delinquere. Cala a due anni il limite di pena per l’espulsione (prima era di dieci). A chi viola l’ordine di rimpatrio carcere da uno a quattro anni. Addio Cpt, arrivano i Cie. I Centri di permanenza temporanea (Cpt) e i Centri di permanenza temporanea e assistenza (Cpta) cambiano nome e diventano Centri di identificazione ed espulsione (Cie). Infine, se si dichiara falsa identità si rischia dai tre a sei anni di pena.


Carcere a chi lucra su affitti a irregolari. Carcere da sei mesi a tre anni per chi lucra, affittandogli casa o altro immobile, sullo straniero senza permesso di soggiorno. Con la condanna scatta anche la confisca del bene. Fuori dalla previsione dovrebbe essere chi ospita badanti o colf.


Stretta su pirati strada. Chi guida ubriaco o drogato e causa incidenti mortali o feriti gravi rischia il carcere da 3 a 10 anni, la confisca del veicolo e il ritiro della patente. Ulteriori inasprimenti sono previsti per chi non si ferma a prestare soccorso e per non si sottopone ai test di controllo.


Più poteri a sindaci e prefetti. Sul fronte dell’ordine pubblico sindaci e prefetti avranno maggiori poteri e ci sarà più cooperazione tra polizia locale e statale. Tra l’altro, il sindaco segnalerà gli stranieri irregolari da espellere.

Lotta alla mafia (anche straniera) e confisca beni. Due anni di carcere in più ai mafiosi, e il reato di associazione mafiosa sarà contestato anche alle organizzazioni criminali straniere. Si contrasteranno in maniera più efficace i traffici illegali, con la confisca dei patrimoni anche post mortem. I mafiosi condannati non potranno più avvalersi del gratuito patrocinio. Infine, più poteri al procuratore nazionale Antimafia, che potrà decidere le misure di prevenzione da adottare.


Distruzione merce contraffatta. Una volta sequestrata, il giudice potrà ordinare la distruzione della merce contraffatta e di quella di cui sia vietata la fabbricazione e la vendita.

ALFANO: I processi veloci sono il punto cardine della riforma della giustizia

“La nostra riforma della giustizia avrà come punto cardine l’accelerazione dei processi”. Lo ha ribadito il ministro della giustizia, Angelino Alfano, intervenuto alla presentazione di un rapporto su giustizia e territorio. “I cittadini hanno bisogno di tempi certi quando chiedono giustizia allo stato - ha spiegato Alfano - così non è e lo dimostrano le condanne europee circa i tempi lunghi dei processi italiani”.

Quanto alla possibilità di un accordo con l’opposizione in materia di giustizia il guardasigilli ha ricordato di aver detto più volte che “vi sono punti di condivisione che vanno valorizzati. Speriamo in un confronto senza pregiudizi che ponga al centro le esigenze dei cittadini e non l’ottica di parte”. Secondo il ministro ci sono i presupposti perché si possa discutere serenamente con la politica e la magistratura: “riteniamo che i problemi della giustizia siano talmente grandi e sotto gli occhi di tutti che solo chi non vuole non può confrontarsi”.


mercoledì 23 luglio 2008

ALITALIA: SCAJOLA, VICINI A CONCLUSIONE PER RILANCIO

ROMA - "Credo che per Alitalia si sia vicino a una conclusione che potrà rilanciare una compagnia a capitale italiano". Lo ha affermato il ministro per lo Sviluppo Economico Claudio Scajola a margine della conferenza di presentazione del piano di riordino dell'Agenzia Nazionale per Attrazione degli Investimenti e lo Sviluppo d'Impresa (Sviluppo Italia).


''Una compagnia a capitale italiano significativa e' utile per il bilancio di un paese''. E' questa la conclusione che il ministro per lo sviluppo economico, Claudio Scajola, vede vicino per Alitalia. ''Alitalia e' un problema ormai da tanti e tanti anni, e' un problema che e' stato sottovalutato e si e' incancrenito, un problema che stava per avere - ricorda il ministro - una soluzione da noi non condivisa, e cioe' di fatto la svendita alla Francia di una compagnia che e' molto utile per l'economia italiana e per il turismo italiano.


''Ci ha lavorato sopra il governo utilizzando come strumento Banca Intesa che sta preparando un piano industriale. Credo che si sia vicini ad una conclusione - ribadisce ancora Scajola - che potra' rilanciare una compagnia a capitale italiano significativa e utile per il rilancio di un paese che non dimentichiamolo, e' una delle grandi potenze mondiali, ma che deve recuperare l'orgoglio di sentirsi un grande Paese nel novero del mondo globalizzato che cresce''.


[ANSA]

martedì 22 luglio 2008

LA MANOVRA TRIENNALE: I punti salienti

Il governo ha posto la fiducia sul decreto legge che contiene la Manovra economica. Ti proponiamo una riflessione sui punti salienti del piano triennale discusso alla Camera.

In Europa i governi non "fanno" l’economia, ma devono e possono fare la piattaforma su cui l’economia si sviluppa. E’ per questo che la manovra è basata su due pilastri.


Consolidamento triennale del bilancio pubblicoPer noi è essenziale mettere in sicurezza il bilancio pubblico della Repubblica italiana in un tempo di gravi crisi economica mondiale.Dovendo ridurre il deficit e non volendo aumentare le tasse, c’era solo una alternativa: una politica di serio contenimento della spesa pubblica.

La stabilizzazione triennale dei conti pubblici si caratterizza in base a due elementi essenziali: la concentrazione della manovra prima dell’estate e la sua proiezione triennale.

Si interrompe una tradizione di storia finanziaria tipica negativa e che ha portato il Paese ad avere il terzo debito pubblico del mondo. Una tecnica di bilancio che portava la stagione di bilancio ad estendersi per nove mesi su dodici. La stagione, infatti, iniziava a luglio con il DPEF, proseguiva con un dibattito durante l’estate, successivamente si avevano i tre mesi della finanziaria, due mesi di tregua e poi con la trimestrale di cassa, il dibattito sulla presunta necessaria manovra correttiva. Questa tecnica è stata causa di instabilità, di non credibilità e di un eccesso perverso di spesa pubblica.


Si supera l’anomalia tipica della struttura del bilancio della Repubblica italiana, ovvero che il bilancio fosse presentato con una previsione pluriennale, ma limitato per la parte dispositiva al solo primo anno. La nostra scelta supera l’anomalia di una finta triennalità, facendo convergere la parte dispositiva e la parte programmatica. In questi termini il nostro bilancio si allinea allo standard europeo che è tutto costruito su bilanci per obiettivi di medio termine.


Dal nucleare alle infrastrutture, all’uso attivo della Cassa Depositi, alla riprogrammazione centralizzata dei fondi europei per il Sud, dal piano casa ai nuovi strumenti di investimento nella ricerca, dalla riforma del processo civile alla liberalizzazione dei servizi locali, fino alla semplificazione legislativa e burocratica. In questi termini l’Italia ha già iniziato a trasformare in legge la sua Agenda di Lisbona, mettendo in essere una serie di misure che favoriranno la promozione e il rilancio della competitività del sistema economico nazionale.


Lo scopo finale è giungere a una progressiva riduzione della pressione fiscale, nonostante il quadro di difficoltà globale e di congiuntura economica negativa.

La manovra - che ammonta complessivamente a 34,8 miliardi di euro (13,7 miliardi per il 2009, 7,1 per il 2010 e 14,6 per il 2011) - intende costituire la prima, importante e strutturata risposta del Paese alle pressioni esogene e alla delicata situazione congiunturale interna.

CICCHITTO: Respingiamo la strumentalizzazione delle parole di Bossi

"La Lega queste cose le ha sempre dette e pronunciate. Sia per quello che riguarda l’inno nazionale, sia sulla posizione nei confronti di Roma noi siamo in dissenso". Lo ha affermato il capogruppo del Pdl Fabrizio Cicchitto, nel suo intervento in Aula a commento delle parole di Bossi. "Noi pero’ respingiamo questo strumentalismo. Il contributo che la Lega ha dato alla seconda Repubblica e’ stato di innovazione e di serieta’. Per questo motivo non ci facciamo prendere da una strumentalizzazione di bassa lega, non cadiamo in questa trappola. Confermiamo il nostro rapporto di lealta’ e di alleanza con la Lega e le altre formazioni che costituiscono il centrodestra". Per Cicchitto il gesto di Bossi nei confronti dell’inno di Mameli "e’ un episodio parlamentare di non grandissimo rilievo. Non c’e’ ragione di fare un processo politico, lo respingiamo al mittente".

GELMINI: A parte i toni coloriti, Bossi dice il vero sugli insegnanti

"Sappiamo che Bossi usa toni coloriti, è il suo modo di comunicare. Non intendo commentarli. Ma al netto di quei termini coloriti c’è del vero".


Lo afferma il ministro dell’Istruzione-Università e Ricerca Mariastella Gelmini, che intervistata dal Corriere della Sera, interviene sulle polemiche scaturite dopo i commenti del leader della Lega Nord sugli insegnanti del Sud. La Gelmini osserva che c’è del vero in quanto "oggi l’archetipo organizzativo dell’istruzione è quello degli anni ’70: non può più funzionare, nè al Nord nè al Sud. Si parla tanto di autonomia scolastica ma in realtà questa nei fatti non esiste. Gli istituti devono essere collegati al proprio territorio, alle sue esigenze produttive ed economiche: il vero problema della scuola italiana non è tanto la riforma dei programmi, ma la mancanza di autonomia delle scuole, lo schema organizzativo fondato sulla centralità del ministero e delle sue circolari. Non ne farei una questione di provenienza, come Bossi. Io dico solo, per restare in tema, che c’è un problema di eccessiva mobilità dei professori che influisce negativamente sull’apprendimento degli studenti".

lunedì 21 luglio 2008

FITTO: Il federalismo è l'occasione per realizzare una rivoluzione al sud

Il federalismo è l’occasione per realizzare un’inversione di tendenza, una rivoluzione prima di tutto culturale necessaria nel Mezzogiorno. Lo sostiene il ministro per gli Affari Regionali Raffaele Fitto in un’intervista al Sole 24Ore di domenica 19 luglio.


"L’attuazione del federalismo fiscale è uno dei punti fondamentali del programma di governo come la riforma della giustizia: ci sarà modo per approvare entrambi perchè sono due grandi temi indispensabili per il Paese". Il disegno di legge che il governo presenterà sul federalismo non si basa su un modello predefinito, "è un porvvedimento aperto, che si fonda sui principi dettati dalla Costituzione e in particolare sugli articoli 117 e 119. L’obiettivo è dar vita a un testo che possa essere condiviso il più possibile, anzitutto dalle Regioni e dagli enti locali". Per Fitto la discussione nel merito avverrà all’interno di una cabina di regia di cui il ministro Calderoli ha parlato in sede di conferenza unificata con le Regioni. Il ddl, ribadisce Fitto, "si fonda sul rispetto dei principi costituzionali. Per la perequazione l’articolo 117 stabilisce l’esclusiva competenza dello Stato. Lavoreremo dunque in questa direzione. L’obiettivo non è quello di aumentare il divario tra Nord e Sud ma di responsabilizzare gli amministratori locali". Questo, spiega il ministro, significa che i servizi essenziali saranno finanziati al 100%: "il parametro di riferimento non sarà però la spesa storica, spesso prodotto dell’inefficienza della classe dirigente locale, ma quella quella standard definita secondo criteri oggettivi e validi per tutti, al Nord come al Sud".

domenica 20 luglio 2008

FONTANA: Dal governo Berlusconi nessun taglio alla sicurezza

"Bene ha fatto il Ministro dell’interno Maroni a spiegare che i tagli alla sicurezza non ci sono e a ricordare che è stato il governo Prodi a penalizzare questo settore.” Lo ha dichiarato Gregorio Fontana, Segretario di Presidenza della Camera dei Deputati e deputato del PDL nella Commissione Difesa, che ha spiegato:“


La politica del governo Berlusconi sulla sicurezza va giudicata nel suo complesso (Decreto Legge n. 92-2008 "Misure urgenti in materia di sicurezza pubblica" e il Disegno di legge n. 733 "Disposizioni in materia di sicurezza pubblica") e non solo traendo conclusioni affrettate dalle risultanze di un unico provvedimento di legge. Dopo molti anni è stato finalmente sbloccato il turn over delle forze dell’ordine ed è stato dato il via libera all’assunzione di circa 4000 agenti. Inoltre, grazie allo sblocco del Patto di Stabilità per i comuni virtuosi, sarà possibile per i sindaci assumere nuovi agenti di Polizia Locale che, grazie anche alle nuove norme sulla sicurezza del Governo Berlusconi, potranno meglio interagire con le altre forze di Polizia per garantire la sicurezza del territorio. La maggioranza di Governo è comunque ben consapevole della necessità di incrementare l’organico in tempi rapidi ed in maniera consistente. Prova di tale consapevolezza è stato l’impiego, in via del tutto straordinaria e provvisoria, di circa 3000 militari a sostegno delle forze dell’ordine. Per quanto riguarda il pagamento degli straordinari, il Governo ha ereditato una situazione di grave dissesto economico, frutto della scellerata politica attuata dal precedente esecutivo che faceva affidamento su risorse che non esistevano.


Il Governo Berlusconi si è impegnato, anche su questo fronte, in una riforma di sistema. Fino ad oggi il rapporto di lavoro di tutte le forze dell’ordine è stato inquadrato nel generico comparto del pubblico impiego; nelle prossime settimane il governo Berlusconi avvierà una vera e propria rivoluzione in questo settore, riconoscendo la specificità alle forze del comparto sicurezza, ovvero concedendo un trattamento diverso distinto dal pubblico impiego. Negli ultimi 2 anni anche i mezzi e le risorse strumentali a disposizione delle forze dell’ordine hanno sofferto di ingenti tagli e carenze di finanziamento. Anche per risolvere questo inaccettabile stato di cose abbiamo deciso di mettere a disposizione un patrimonio immenso, stimato in circa un miliardo e mezzo di euro, utilizzando il fondo dei beni oggetto di sequestro e confisca alla malavita per il finanziamento delle Forze dell’ordine e della giustizia.


Per la prima volta questi fondi non verranno congelati in conti dormienti ma saranno usati per le Forze dell’ordine. Attingendo a queste risorse si potranno trasformare i proventi del crimine in investimenti per la sicurezza dei cittadini. Comprendiamo le ragioni della protesta di questi giorni dei sindacati delle Forze dell’Ordine esasperati da 2 anni di disattenzione. Massima disponibilità a tenere aperto il dialogo con loro. Ma sul piano politico non accettiamo lezioni da nessuno, e in particolare non le accettiamo dal centrosinistra che non ha mai saputo affrontare i problemi della sicurezza dei cittadini con scelte efficaci e responsabili".

Seduta consiliare di Venerdì 18 Luglio 2008

In apertura di seduta il presidente del Consiglio, Gaetano Castiglia, ha presentato il nuovo segretario generale, la dott.ssa Cheti Narracci, che ha sostituito il dott. Michele Stefanelli, trasferitosi presso la Città di Brindisi.

Il capogruppo del PD, Cosimo Fedele, si è soffermato sull'emergenza rifiuti della Campania, sulle conseguenze patite da Massafra (arrivo di rifiuti e traffico sulla Statale Appia) e sul silenzio della Città su questo tema. Fedele ha proposto l'approvazione di un ordine del giorno, da inviare al presidente Berlusconi, al commissario Bertolaso e al presidente Vendola, con cui chiedere un ristoro ambientale per il servizio e il sacrificio che la Città sta rendendo all'intero Paese. Vari gli interventi da parte dei consiglieri: necessita remare nella stessa direzione (dott. Cofano UDC); la città merita maggiore considerazione (Semeraro La Puglia); sono stati già investiti, per tale vicenda, alcuni parlamentari del PDL (Sportelli AN); rimandare la discussione in conferenza capigruppo (Giannotta FI e Ricci Gruppo Misto). La discussione è stata conclusa dal sindaco che ha evidenziato quanto già fatto per salvaguardare la salute pubblica e gli interessi della Città, non ultimi gli interventi presso il prefetto di Taranto, per la verifica di quanto “giunge” dalla Campania e il divieto di transito dei mezzi di trasporto rifiuti dalla Statale Appia.

Tamburrano ha inoltre ribadito che, quanto prima, arriveranno i “richiesti ristori” al concessionario della discarica RSU e del Termovalorizzatore (royalty e ristoro conferimenti altri Comuni). Dopo una sospensione il Consiglio Comunale ha approvato all'unanimità, emendandolo, l’ordine del giorno con cui: si invita il sindaco a mettere in atto tutti gli adempimenti necessari per il conseguimento dei già detti obiettivi; si chiede un'accorta analisi del materiale che viene smaltito ed un costante monitoraggio della Città al fine di assicurare la salute dei cittadini; si chiede che gli interventi di monitoraggio vengano programmati, specie nelle zone limitrofe all'impianto di termovalorizzazione.

L'assessore al Bilancio e Finanze, Franco Gravina, ha relazionato sul rendiconto della gestione 2007. Gravina ha evidenziato che, per far fronte alla “blindatura del sistema finanziario”, è stato avviato un serio monitoraggio di tutta quella spesa cosiddetta “non obbligatoria”, senza al contempo, trascurare di prevedere ed erogare le risorse necessarie per la cultura, lo sport, l'ambiente, la solidarietà e l'associazionismo, le politiche giovanili, la rivitalizzazione delle periferie. L'assessore al Bilancio ha parlato delle opere più significative, ultimate o avviate, dell'esercizio finanziario 2007 e come sia stato iniziato il processo di riduzione della pressione tributaria. La gestione finanziaria dell'esercizio 2007 presenta un avanzo di amministrazione di euro 3.632.478,30. Tale risultato – ha continuato Gravina – è generato innanzitutto dall'accumulo degli avanzi di amministrazione rinvenienti dagli esercizi precedenti per euro 3.085.605,40; per euro 165.891,79 dalla gestione dei residui e soli euro 380.981,11 dalla gestione corrente. Il patto di stabilità è stato rispettato.

Il considerevole avanzo di amministrazione accantonato – ha concluso Gravina – consentirà di disporre di risorse idonee a far fronte ai contenziosi dell'Ente, quali quello della raccolta RSU e con il gestore della discarica comunale. Tale destinazione “cautelativa” è stata confermata dal sindaco. Sul punto è intervenuto il consigliere Cofano dell'UDC, affermando che non tutti gli obiettivi previsti sono stati portarti a termine. Con 20 voti favorevoli e 7 contrari il Consiglio ha approvato il rendiconto della gestione 2007 con annessa relazione generale e relazione tecnica. A maggioranza (20 favorevoli e 5 contrari) sono state approvate le ratifiche di delibere di Giunta Comunale aventi ad oggetto variazioni al Bilancio 2008 per varie esigenze.

Approvato l'atto di indizione gara per il servizio di accertamento e della riscossione dell'imposta comunale sulla pubblicità dei diritti sulle affissioni e della tassa occupazione temporanea e permanente degli spazi ed aree pubbliche e della tassa giornaliera per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Ritirato e rinviato alla Commissione Affari Generali il punto inerente al Regolamento del Servizio di Trasporto tramite Taxi Sociale.

All'unanimità è stata approvata la convenzione per la gestione associata con il Comune di Palagiano del Servizio “118” e Ufficio Turistico. Sempre all'unanimità è stato modificato il Regolamento di Polizia Mortuaria e Servizi Cimiteriali (modifica costi esumazioni e traslazioni). Su di una modifica al Regolamento di Polizia Mortuaria e dei Servizi Cimiteriali (altezza cappelle cimiteriali) si è aperto un “vivace e surriscaldato” dibattito conclusosi con la seguente votazione: 13 favorevoli, 7 contrari, 5 astenuti e 6 assenti. L’interrogazione inerente la sostituzione di un dirigente non è stata discussa per mancanza del numero legale.

sabato 19 luglio 2008

BERLUSCONI: A Napoli non ci sono più rifiuti nelle strade

“Abbiamo assunto il rischio di garantire la risoluzione della tragedia dei rifiuti a Napoli. L’impegno era quello di riuscire a risolvere la prima emergenza, quella nelle strade, entro fine luglio. Dopo 58 giorni dal primo Cdm a Napoli, oggi abbiamo un altro Consiglio dei ministri a Napoli e sono orgoglioso di annunciare che a Napoli e in Campania non ci sono piu’ rifiuti per le strade”. Lo ha affermato il presidente Silvio Berlusconi nel suo intervento all’assemblea nazionale di Coldiretti.


“Napoli e’ stata riportata alla grande civilta’ che le compete". Ora, ha osservato Berlusconi, bisogna far conoscere nel mondo questa situazione e far passare sulle televisioni le immagini della citta’ ripulita perche’ l’emergenza rifiuti ha creato un grosso danno di immagine al Paese e adesso bisogna recuperare. Passata l’emergenza ora bisogna affrontare di petto il problema della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti. Il nostro presidente ha indicato un termine di "tre anni per la soluzione definitiva". Per fare questo il premier spiega che c’e’ bisogno di costruire quattro termovalorizzatori.

venerdì 18 luglio 2008

Presentazione MASSAFRAESTATE 2008

Una programmazione con spirito nuovo”.
Chi parla è il sindaco Martino Tamburrano, mentre lo “spirito” è inerente al nuovo approccio di realizzazione del cartellone di “MassafraEstate 2008”, rassegna di cultura, solidarietà, musica, danza, teatro, sport, cabaret, e tanto altro...
Ieri mattina, presso il Palazzo De Notaristefani, è stato presentato alla stampa il programma della stagione estiva massafrese.
Il sindaco Tamburrano ha affermato che le disponibilità economiche di bilancio e destinate alle iniziative culturali e turistiche sono state frazionate tra eventi estivi e interventi “durevoli e necessari”. Nello specifico il primo cittadino ha evidenziato che circa 70.000 euro sono stati destinati a lavori di adeguamento degli impianti sportivi all’interno dello Stadio Italia. “Comunque – ha continuato Tamburrano – lo spessore del programma estivo è notevole. Il rapporto qualità/prezzo è a dir poco ottimo”.

L’assessore alla Cultura, Turismo e Spettacolo, Giandomenico Pilolli, entrando più nello specifico della programmazione ha sottolineato una gestione economica oculata: circa 78.000 euro la spesa con buona percentuale di costi per SIAE e Servizi. “Gli appuntamenti previsti – ha continuato Pilolli – qualificheranno il nostro territorio e la risposta della gente certamente non mancherà”.
L’assessore all’Associazionismo, Antonio Cerbino, con entusiasmo, ha parlato della grande collaborazione offerta dalla Consulta delle Associazioni nella “stesura” del cartellone. Inoltre Cerbino ha rimarcato l’impegno, anche in estate, delle associazioni di volontariato e il ruolo delle Scuole.
Per “MassafraEstate 2008” Giungeranno in terra massafrese artisti di grosso calibro come: Dado, Lello Arena, Stefano Masciarelli, Mario Rosini, Graziano Galatone, Boris Makaresko, Alberto Patrucco, Ambrogio Sparagna (ex direttore artistico “Notte della Taranta”), Milton Morales.

Negli 85 appuntamenti (da giovedì 17 luglio a lunedì 15 settembre) non mancheranno il “7° Festival Internazionale della Fisarmonica”, la “Fiera dei Rioni”, la “Festa del Sorriso”, “San Lorenzo sotto le Stelle”, la “Solidarietà”, le “Coreografie in Maschera”.
Il sindaco, con orgoglio, ha affermato che nell’ambito del 34° Festival Della Valle D’Itria, martedì 5 agosto alle ore 21,00, nell’Insigne Collegiata di San Lorenzo Martire, avrà luogo il concerto “Messa di Gloria” di Giacomo Puccini, unico decentramento del Festival in Provincia.
Grande risalto sarà dato al territorio ed alle sue bellezze andando ad individuare come "quinte" per gli spettacoli gli angoli più suggestivi e affascinanti di Massafra e programmando visite guidate ai suoi “gioielli”, visibili e non visibili (cripte, chiese rupestri e “Città sotterranea”).

Consiglio Comunale del 18 Luglio 2008

Il Consiglio Comunale è stato convocato, in sessione ordinaria, per questa sera, venerdì 28 Luglio, alle ore 19,30, presso la Sala Consiliare di Piazza Garibaldi, per discutere i seguenti argomenti:

- approvazione Rendiconto della Gestione 2007 con annessa relazione generale e relazione tecnica;
- ratifiche delibere di Giunta Comunale aventi ad oggetto variazioni al Bilancio 2008 per: nolo fotocopiatori: servizio trasporto urbano IV linea; fornitura carburanti; assegnazione budget Servizio Trasporto Scolastico e disabili; spese di pulizia canali, boschi e gravine;
- atto di indirizzo per indizione gara servizio di accertamento e della riscossione dell'imposta comunale sulla pubblicità dei diritti sulle affissioni e della tassa occupazione temporanea e permanente degli spazi ed aree pubbliche e della tassa giornaliera per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani;
- approvazione Regolamento del Servizio di Trasporto tramite Taxi Sociale;
- gestione associata con il Comune di Palagiano del Servizio 118 e Ufficio Turistico-approvazione convenzione;
- modifica Regolamento di Polizia Mortuaria e Servizi Cimiteriali-approvazione;
- interrogazione sostituzione dirigente Urbanistica e Ecologia.