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mercoledì 9 luglio 2008

Ecoballe, a due condizioni

Il sindaco Tamburrano, appena saputo che nel termovalorizzatore giungeranno i rifiuti di Acerra ha chiesto garanzie al prefetto: sicurezza per la salute e arrivo dalla 106

MASSAFRA – “Entro il 23 luglio non ci sarà più spazzature sulle strade, e non ritornerà”. Le dichiarazioni del presidente del Consiglio dei Ministri, Silvio Berlusconi, devono pur avverarsi in qualche modo, e per il momento lo smaltimento dei rifiuti campani non passa attraverso la messa inmoto di ulteriori impianti sul territorio ‘vesuviano’.

Da nord a sud l’Italia si unisce nel dolore, seppur quasi dappertutto a malincuore, e nella spartizione della ‘monnezza’. Tra gli impianti che si accolleranno l’onere di smaltire parte dei rifiuti campani, neanche a dirlo, figura il termovalorizzatore di Massafra. Non arriverà il rifiuto così com’è quando lo gettiamo nei cassonetti, ma ad arrivare nella città ionica saranno le ecoballe, vale a dire il rifiuto inerte, il cdr, tanto per intenderci, che per lungo si dice ‘combustibile da rifiuto’, proprio perché alimenta strutture come i termovalorizzatori, che a sua volta, lo dice la parola stessa, creano energia proprio bruciando il combustibile.

Così, avuta la notizia del ‘gemellaggio’ tra Massafra e Acerra, il sindaco massafrese Martino Tamburrano ha incontrato nella mattinata di ieri il Prefetto di Taranto, Alfonso Pironti. Un faccia a faccia, al quale ha partecipato anche il vicepresidente del Consiglio Comunale di Massafra, Giuseppe Sportelli, dedicato interamente alla questione rifiuti e alla sua gestione. “Incontro positivo e ben auspicante – ha dichiarato il primo cittadino dopo aver visto il Prefetto. Spiega il motivo della visita –, Al di là dell’Ordinanza da eseguire giunta da parte del Governo Centrale, la mia veste di sindaco è qui a garantire la sicurezza dei cittadini, soprattutto quando questi la richiedono in maniera esplicita”.

Alla sicurezza della città e dei cittadini, infatti, era volto l’incontro tra i due rappresentanti istituzionali. Tamburrano ha puntualizzato alcune richieste precise riguardanti l’arrivo delle ecoballe nella discarica della città. La prima è stata formulata per assicurare a Massafra un livello di cautela sufficiente a garantire la sicurezza e la salute: “Al Prefetto, in primo luogo, ho chiesto che vengano effettuati degli accurati controlli da parte dell’Arpa, riguardanti naturalmente i rifiuti che arriveranno a Massafra. Nelle prossime ore provvederò ad inviare proprio all’Arpa una comunicazione in cui chiederò questo tipo di attenzione. Vogliamo che partito il trasporto delle ecoballe da Acerra verso Massafra, ogni volta vengano effettuati dei controlli”.

La seconda richiesta riguarda più da vicino il trasporto vero e proprio dei rifiuti in direzione Massafra. Tamburrano vuole scongiurare il pericolo di intasare ulteriormente la Strada Statale Appia: “Ho chiesto al Prefetto che i rifiuti non giungano nella nostra discarica attraverso la Statale Appia. Questo significherebbe appesantire una via già troppo trafficata e inquinata”. Già previsti i primi incontri per trovare un’alternativa: “Ho trovato un Prefetto disponibile – ha detto soddisfatto Tamburrano –, e già nei prossimi giorni si terrà un incontro con l’Arpa, che sta provvedendo ad una istruttoria che preveda un nuovo percorso, la Strada Statale 106”.

La 106 al posto dell’Appia, quindi. Una soluzione che Tamburrano vedrebbe bene come ‘permanente’: “Abbiamo convocato tra due settimane un incontro per cercare, assieme all’Anas e alla Polizia Stradale, una soluzione che possa venire incontro a queste richieste. Sarebbe bello trovare finalmente un’alternativa di trasporto all’Appia. L’idea è quella di eliminare il transito all’interno della città del traffico pesante”. Sarebbe una bella vittoria. Nel frattempo per le ecoballe è una questione di giorni. Poi Massafra sarà a disposizione della Nazione.

G.F. Corriere del Giorno

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