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giovedì 11 settembre 2008

“Bene il ministro Gelmini sulle novità del nuovo anno scolastico”

Come ogni anno l’inizio di settembre sancisce l’inizio del nuovo anno scolastico. Mai come quest’anno però, il nuovo anno scolastico presenta dinanzi agli studenti delle notevoli e sostanziali novità di fronte alle quali non si può di certo restare indifferenti: il ritorno del grembiule nelle scuole elementari e il ritorno del 7 in condotta; nonché gli esami di ammissione a settembre per chi deve recuperare crediti e 33 ore all'anno di educazione civica che si chiamerà «cittadinanza e Costituzione».

C'è qualcosa di più in quello che sta facendo il ministro Gelmini per varare un anno scolastico. Lo si può capire leggendo il Regolamento che apporta modifiche ed integrazioni al D.P.R. 24 giugno 1998, n. 249. Tra le altre cose si legge: "Il compito della scuola, pertanto, è quello di far acquisire non solo competenze, ma anche valori da trasmettere per formare cittadini che abbiano senso di identità, appartenenza e responsabilità. Al raggiungimento di tale obiettivo è chiamata l'autonomia scolastica, che consente alle singole istituzioni scolastiche di programmare e condividere con gli studenti, con le famiglie, con le altre componenti scolastiche e le istituzioni del territorio, il percorso educativo da seguire per la crescita umana e civile dei giovani."

Di questo non si parla - probabilmente fa più notizia il grembiule! -, ma è qui la novità che il ministro sta introducendo nella scuola, l'urgenza ad assumersi il compito educativo e ad una collaborazione tra genitori, insegnanti e studenti. Del resto gli ultimi anni se hanno portato alla luce tante e tante questioni educative, di cui il bullismo è la più evidente, ma che sottendono una realtà in cui i giovani sono troppo spesso di fronte al nulla, d'altro lato hanno evidenziato che non sono quattro regole e tre procedure a ridare ai giovani la passione per l'esistenza e la voglia di studiare.

Solo una ripresa educativa propria della persona, e non dell'istituzione, può riaprire ai giovani il fascino del rapporto con la realtà. Per questo la scuola deve ritrovare il suo compito che non è solo quello di fornire competenze, ma è anche quello di aiutare la crescita umana e culturale di ogni studente, e valorizzare chi questo compito se lo assume. Quindi, mentre sembra che tutto si risolva in alcune regole nazionali, che pur vengono date, in realtà il ministro chiama tutti coloro che sono coinvolti nel compito educativo a mettersi in gioco e a trovare strade nuove per offrire ai giovani ciò che cercano, qualcosa per cui valga la pena vivere e studiare.

Il Circolo della Libertà di Massafra esprime ampia soddisfazione per queste innovazioni nel panorama scolastico italiano, e conviene perfettamente con quanto fatto dal ministro Gelmini. Siamo fermamente convinti che valutare il comportamento significa rafforzare nella comunità scolastica l’importanza del rispetto delle regole e, dunque, la capacità dello studente di saper stare con gli altri, di esercitare correttamente i propri diritti, di adempiere ai propri doveri e di rispettare le regole poste a fondamento della comunità di cui fa parte.

Non possiamo che augurarci che con queste novità ogni singolo studente acquisisca consapevolezza dei suoi comportamenti cosi da evitare spiacevoli conseguenze sia da un punto di vista educativo, sia dal punto di vista del profitto; e che con tali norme vi sia una drastica riduzione degli episodi di bullismo. Non ci resta che augurare a tutti voi studenti un buon inizio di anno scolastico e un sereno proseguimento negli studi.

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