Nel suo intervento alla trasmissione “Porta a Porta” di ieri sera, il presidente Silvio Berlusconi ha ribadito che per l’Alitalia "non ci sono alternative alla nuova compagnia". Il nostro premier ha inviato un chiaro messaggio ai sindacati: "A rischio ci sono 20mila posti di lavoro. E’ il momento di chiedere senso di responsabilita’ a tutti quelli che indugiano e sembrano non sapere che l’altra ipotesi e’ solo il fallimento".
Silvio Berlusconi ha rilevato di aver fatto pressioni sulla nuova compagnia affinche’ cambiasse il piano e aumentasse il capitale e gli imprenditori intervenuti a salvare l’azienda "hanno accolto le richieste del governo. Il comportamento dei sindacati in questi giorni e’ irrazionale. Non voglio essere malizioso ma in diverse fasi della trattativa ci sono stati interventi del capo della Cgil che parevano influenzati dalla politica".
Il presidente Berlusconi ha chiarito i punti salienti della trattativa sull’Alitalia. Il primo: ci saranno 3.250 esuberi, "meno di quelli che prevedeva il piano di Air France". La nuova azienda, inoltre, chiede un aumento della produttivita’, degli orari di lavoro e "in questo modo ciascuno potra’ mantenere la propria retribuzione". Infine la questione riguardante la partnership straniera: "tutte le compagnie straniere sono interessate ma nel capitale avranno solo una posizione di minoranza". Il governo, ha sottolineato il premier, guarda soprattutto anche per il futuro della hub di Malpensa, riferendosi al ruolo della Lufthansa.
martedì 16 settembre 2008
BERLUSCONI: Via i privilegi o l'Alitalia fallirà
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