"Veltroni alla disperata ricerca del carisma perduto e addirittura all’inseguimento di Di Pietro ha mutato un’altra volta strategia, ha cambiato spalla al suo fucile e ha scelto la strategia dello scontro frontale, della rinnovata demonizzazione dell’avversario e del tanto peggio tanto meglio per quel che riguarda i problemi della società italiana". Lo ha affermato il capogruppo alla Camera del Pdl, Fabrizio Cicchitto, che ha osservato: "Coloro che rivolgono prediche al centrodestra e a Berlusconi in nome del dialogo dovrebbero dire qualcosa a Veltroni, che ha fatto terra bruciato tra i due schieramenti. Il linguaggio usato ieri non ha nulla a che fare con il riformismo e tanto meno con la strategia innovativa sbandierata da Veltroni al momento della sua candidatura a leader. In effetti il centrosinistra in questo modo cerca di evitare di confrontarsi sul merito dei problemi e sceglie Di Pietro come suo ’maître à penser’ e come suo leader strategico. Davvero un bel risultato. Ma forse in tutto questo c’è anche un mediocre risvolto tattico e cioè l’avvio di una resa dei conti di Veltroni con D’Alema".
lunedì 15 settembre 2008
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