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mercoledì 24 settembre 2008

Nucleare, Palese (Fi): centrali in Puglia studio vecchio di 10 anni

BARI - “La disperazione di non avere più argomenti contro Berlusconi e Fitto, porta la sinistra ad armare la Manieri e la Francescato che vanno a rispolverare uno studio di dieci anni fa, già inutilmente rispolverato a fine marzo scorso, in campagna elettorale, nel quale si ipotizzavano Nardò e Mola di Bari come sedi di deposito di scorie e centrale nucleare”.


Lo scrive il capogruppo di Forza Italia alla Regione Puglia, Rocco Palese, a proposito dell’ipotesi, rilanciata dall’ex senatrice del Partito Socialista Maria Rosaria Manieri, poi ripresa dalla segretaria dei Verdi Grazia Francescato, della localizzazione di una centrale nucleare a Mola di Bari e delle scorie radioattive a Nardò, nel Leccese.


“L'assurdo - aggiunge - è che la stessa Manieri dice che lo studio è precedente al 13 aprile 2008, eppure riesce non si capisce come, ad attribuire le scelte in esso contenute, e mai assunte da nessun Governo, al Governo Berlusconi, arrivando addirittura a sostenere che sia tutto già deciso”.


“Spiace e sorprende che i colleghi Mineo e Ventricelli (consiglieri regionali di Pd e Sd ndr), cui riconosciamo coerenza ed onestà intellettuale, cadano in questo equivoco frutto di superficialità e di disinformazione. Il Governo Berlusconi, come da programma elettorale ampiamente promosso e sottoscritto con il voto da cittadini italiani, punta sul nucleare a intende realizzare centrali in Italia. Ma mai finora - prosegue Palese - si è parlato di localizzazioni. La Manieri, la Francescato, Mineo e Ventricelli, sanno bene che stanno usando uno studio di fattibilità vecchio di dieci anni e rimasto sempre allo stadio di ipotesi, per costruire l’ennesima balla nucleare contro il Governo Berlusconi. Le elezioni del 14 aprile, le figuracce smentite dai fatti sui presunti tagli della Finanziaria, sui presunti danni del federalismo e su Alipadania dovrebbero bastare per dimostrare il livello di credibilità politica di questa sinistra”.


[La Gazzetta del Mezzogiorno]

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