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sabato 17 gennaio 2009

PROVINCIALI 2009


SFIDUCIA A FLORIDO? UN DELITTO PERFETTO

C’è un che di Balzac nelle parole del leader di Forza Italia, l’onorevole Pietro Franzoso, e del drappello di consiglieri provinciali, da Tamburrano al rientrante Annibale Cassano, riferibile alla vicenda della «sfiducia» nei confronti della candidatura di Gianni Florido alla presidenza della Provincia, espressa, e poi smentita, dal governatore Nichi Vendola.Qualcosa che rimanda ai «delitti» definiti dallo scrittore francese «ben meditati» o se si vuole «accuratamente preparati». La bocciatura, sia pure per 24 ore soltanto, dell’uscente ricandidato alla Provincia, secondo Franzoso e i suoi è «un “delitto” per - fetto, politicamente parlando». Arciconvinto è il pattuglione forzista che però a cadere non sia solo Florido, ma anche Vendola «e non da oggi, nelle trappole e nelle tele del ragno generate dalle lotte intestine della sinistra. Mi chiedo però - ha chiosato sarcasticamente Franzoso - quanti siano stati sinora questi “delitti”, sempre tra virgolette. Hanno sfiduciato Florido, Vendola ha smentito di averlo fatto lui. E allora? Qualcuno ha detto quelle parole? Mistero».Insomma una lunga scia di veleni sembra solcare il cielo e le strade di questa corsa alle provinciali appena iniziata. Per questo, il gruppo forzista a Palazzo del governo ieri ha serrato i ranghi, approfittando dei «cedimenti» nel centrosinistra per avviare la campagna di primavera. Previsioni elettorali: «Florido? Farà i playout», ha spiegato il capogruppo Martino Tamburrano tornando al melange tra calcio e politica che ha fatto le fortune del lessico ventennale di conio berlusconiano. «Noi - ha aggiunto con una punta di autocompiacimento il sindaco di Massafra - faremo i playoff». E l’allenatore, cioè il candidato presidente? Si vedrà, prima i programmi, hanno dichiarato in coro i forzisti continuando a tenere sotto strettissima copertura l’operazione che vede impegnati i due Pietro: Pietro Franzoso, che «tenta» Pietro Lospinuso, consigliere regionale di An, con la proposta, quasi irrinunciabile, della candidatura alla presidenza. Se saltasse questo banco si dovrebbe far ricorso alla società civile. Ma con questi chiari di luna…Il centrodestra batte sul tasto più dolente per la maggioranza: «Florido è il candidato di una parte, tra loro non c’è unità», aggiunge Tamburrano. Salvo poi scoprire il fianco quando si parla delle (dis)unità del centrodestra. Per esempio Tagliente e la sua voglia di terzo polo se non ci sarà la sua candidatura alla presidenza della provincia. «No, vi sbagliate. Tagliente - ha spiegato Franzoso con tono suadente, mellifluo e ambiguo al punto giusto - è una delle proposte sul tappeto, ma dentro il centrodestra». E Cito? «Cito si trova, sì. Ma sui programmi come abbiamo già detto». E a Franzoso ha fatto eco Tamburrano rievocando i fasti della candidatura Rana targata 1999, quando Cito c’era, eccome, «e ci trovammo - ha ricordato Tamburrano - proprio sui programmi». «Non preoccupatevi, non andremo al ballottaggio», hanno chiosato i forzisti con una certa baldanza da sondaggio. Ma il cammino è lungo, certamente, e non poche cose preofccupano. Per esempio l’Udc al quale sono stati dedicati diversi pensieri: «E’ un interlocutore naturale. Lavoriamo per correre insieme sulla base di coerenti proposte politiche». E il Pdl? «Nascerà presto, prima del voto». Sarà una lunga attesa?.Fulvio Colucci, La Gazzetta del Mezzogiorno

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