Questo blog nasce da noi giovani del PDL Massafra, affinchè i nostri ideali ed i nostri valori possano essere condivisi da più gente possibile, per chi, come noi, vede nella politica uno stimolo di confronto e di crescita.

RAGGIUNGICI AL NUOVO SITO www.pdlmassafra.it

lunedì 19 gennaio 2009

Sanità: Franzoso, "Più che un pal è una palla"

L'onorevole Pietro Franzoso e il consigliere regionale Pietro Lospinuso a Palazzo De Notaristefani per parlare, assieme a tutti i sindaci di centrodestra del versante tarantino occidentale, del Piano Attuativo Locale (Pal). "Non ci sono i soldi per attuarlo", dice il sindaco di Massafra Martino Tamburrano

MASSAFRA, 18 gennaio 2009 - “Più che un Pal è una palla”. È la chiusura dell’Onorevole Pietro Franzoso al termine della conferenza stampa tenutasi nella mattinata di ieri presso Palazzo De Notaristefani a Massafra. Assieme all’Onorevole e ai sindaci del versante occidentale della Provincia, quelli di centrodestra, anche il consigliere regionale Pietro Lospinuso, presidente provinciale di Alleanza Nazionale.

A fare gli onori di casa è stato il sindaco di Massafra, che pone l’accento sul voto del Piano Attuativo Locale della Provincia di Taranto sottolineando che “senza la responsabilità dei sindaci del centrodestra, che sono rimasti seduti al tavolo, non si sarebbe potuto approvare questo importante strumento. Non c’era il numero legale, gli abbiamo dato una mano, perché la sanità non ha colore politico, ma oggi cominciamo a pensare che il Pal sia solo una manovra elettorale”.

Dal centrodestra sono preoccupati per la copertura finanziaria del Piano: “Non sappiamo dove prenderanno i soldi per attuarlo – afferma Tamburrano, e sulla questione elettorale dice – Occupano le postazioni con primari, dottori, infermieri e quant’altro che siano in possesso di una tessera. Stanno creando degli avamposti”. È il prologo alla richiesta già fatta in un’altra occasione, le dimissioni del direttore sanitario Mario Cetera: “Nel nostro versante abbiamo un direttore sanitario nominato solo perché di parte, tra l’altro eletto nelle liste del centrosinistra a Palagiano. Ricopre quel ruolo pur non avendo titoli, per non parlare della richiesta di rinvio a giudizio su di lui perché aveva affidato degli incarichi che non poteva affidare”.

Contro il dottor Cetera si scaglierà anche il sindaco di Castellaneta, Italo D’Alessandro: “Nel nostro presidio ospedaliero non possiamo comprare un elettrocardiografo che costa 2500 euro, ma nel frattempo il direttore sanitario sceglie di spendere quei soldi, forse anche di più, per un aggeggio che servirà per l’ingresso nei parcheggi. Una scelta di casta”.

Secondo Lospinuso il Pal, nella maniera in cui si sta realizzando, denota una mancanza di responsabilità governativa: “In Regione abbiamo criticato questo strumento perché denota una mancanza di responsabilità da parte del governo regionale, che delega ai tavoli delle Asl il Piano. Vedremo poi quali saranno i fatti, in una Regione che ha dovuto aumentare le tasse per ammortizzare i buchi”.

Il presidente provinciale di An denuncia quella che lui chiama un’altra ‘anomalia’: “Si sono riservati un migliaio di posti letto, che la Giunta Regionale deciderà in seguito a chi assegnare. Una mossa elettorale per accaparrarsi i favori di qualcuno. Faremo da sentinelle perché questo piano venga attuato e sul territorio rimanga ciò che ci spetta”.

Giovanni Quero, sindaco di Mottola, sottolinea: “Non abbiamo mai fatto della sanità una questione di campanilismo. Manduria necessita di una struttura importante, Castellaneta deve essere rilanciata affinchè non resti un museo. Noi abbiamo dato parere positivo, ma per attuare il piano ci vogliono i soldi”.

Giuseppe Cristella, sindaco di Castellaneta, come tutti sottolinea i ritardi e critica: “Vendola inaugura gli affreschi nei reparti di pediatria ma non si ricorda della mancanza dei servizi. A Laterza da anni aspettiamo il medico del 118”.

Luigi Montanaro, sindaco di Ginosa, evidenzia: “Il primo obiettivo della campagna elettorale di Vendola era revocare il Piano Fitto. Dopo 4 anni è ancora in voga. 4 anni per presentare un Piano di 105 pagine, in cui è contenuto un Piano di rete ospedaliera in cui non c’è nulla di nuovo. Ad oggi non c’è un servizio territoriale che sia stato aumentato”. Michele Labalestra, sindaco di Palagianello, spera: “Bene l’idea della Casa della Salute a Palagianello, spero solo che la Regione ci dia le risorse”.

Italo D’Alessandro, primo cittadino di Castellaneta, afferma: “Così fatto, il Pal non è altro che una dichiarazione d’intenti, ma se non ci dicono da dove prendere i soldi e cosa privilegiare prima allora siamo davvero davanti ad un libro dei sogni”.

Chiude l’Onorevole Franzoso: “Dopo 4 anni di governo non c’è ancora un Piano, ma abbiamo un indebitamento di circa 600milioni di euro che aumenterà nei prossimi mesi di altri 180 milioni. Ancora oggi abbiamo una sanità indebitata con una spesa senza controllo, con carenze strutturali, strumentali e di personale. Si è fatto solo qualche concorso clientelare. Le farmacie ospedaliere sono senza farmaci. Questa è la sanità che la Regione Puglia ha regalato in alternativa al Piano Fitto, che era già definito e con debiti zero. L’unico loro pregio è quello dell’annuncio. Siamo di fronte ad un libro dei sogni, con l’unica sostanza rappresentata dai mille posti letto che la Giunta Vendola si è riservato per elargirli clientelarmente durante le elezioni. La cosa che preoccupa è l’assenza della nostra rappresentanza nella maggioranza della Regione. Mi auguro che finisca il tempo della strumentalizzazione”.

Graziano Fonsino - Corriere del Giorno (foto di LS)

Nessun commento: